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Anteprima a Torino per "Il Rosa Nudo" di Giovanni Coda


Anteprima a Torino per
Première Nazionale per il nuovo film di Giovanni Coda “Il Rosa Nudo”. Il debutto alla 28ma edizione del Torino GLBT Film Festival è previsto per il giorno 24 aprile alle ore 19.00 al Cinema Massimo all’interno della sezione “Focus Italia Km Zero”.

La presentazione del Film è a cura del giornalista e critico Vincenzo Patanè e dello stesso Giovanni Coda. Prodotto dalla Labor e dalla ReindeerCatSolutions il film è il risultato di un’operazione che è nata nel 2007 con l’omonima installazione teatrale che a sua volta si è evoluta in una installazione fotografica (debutto all’Idep di Barcellona nel 2011) che chiude il suo percorso in questo progetto cineamtografico.

Nel cast figurano fra gli altri Gianni Dettori, Italo Medda, Gianni Loi, Sergio Anrò, Assunta Pittaluga e Carlo Porru. Le musiche originali sono affidate alla musicista armena Irma Toudijan, al Quartetto Alborada e al gruppo di musica elettronica “Les Sticks Fluo”. Le voci narranti sono quelle di Cesare Saliu e Massimo Aresu. Interamente girato fra la suggestiva location dell’Ex Cartiera di Quartu Sant’Elena e l’Ex poligono militare di Siliqua, Il Rosa Nudo si ispira alla vera storia di Pierre Seel.

"Tra le milioni di vittime colpite dalla follia nazista nel periodo della seconda guerra mondiale il francese Pierre Seel, fu imprigionato nel campo di concentramento di Schirmeck perché omosessuale. Sopravvissuto a questa esperienza terrificante, fatta di torture e umiliazioni, Seel, dopo la fine del conflitto, si sposò e divenne padre, cercando di riappropriarsi di un nuovo equilibrio interiore. Nel 1982, però, fu il primo a denunciare le terribili vicende che accomunarono a migliaia di altri omosessuali, marchiati come lui con il triangolo rosa: un coming out clamoroso che aggiunge altro orrore all'orrore. Il rosa nudo, prendendo spunto dalla sua autobiografia Moi, Pierre Seel, déporté homosexuel, racconta in maniera teatrale ed evocativa l'Omocausto, soffermandosi anche sulle teorie scientifiche per la cura dell'omosessualità di Carl Peter Veernet, che hanno aperto la strada alle persecuzioni naziste".

21/04/2013, 11:00