LIBROS Y NUBES - Leggere e imparare, ovunque
"
Libros y nubes" ha due anime: una razionale, politica, ideologica; l’altra emotiva, sociale, naturale.
Inizialmente si viene catturati dalle immagini, dai gesti (descritti splendidamente dall’obbiettivo di
Pier Paolo Giarolo, che spazia sulle verdi montagne come si sofferma sui particolari) e ci si innamora istintivamente dei luoghi e delle persone.
Poi lo zoom gradualmente si stringe sui libri, sui lettori (una piccola lettrice in particolare), sulle stanze adibite a biblioteche sparse per le comunità rurali del Perù, servite da donne volenterose che trasportano borse piene di volumi su e giù per le montagne.
Infine l'orizzonte si amplia fino ad accogliere l'intera rete di questo progetto culturale, dando voce ai protagonisti e alle idee che l'hanno fatto nascere e tentano di farlo sopravvivere tra mille difficoltà ("La mente va coltivata e fertilizzata come un campo", "L'unica alternativa per i poveri, che li aiuti a combattere chi ha più denaro e più potere, è imparare").
Imboccata la via più ideologico-politica il documentario affronta anche la delicatissima tematica ambientale alla base della crisi agricola, la cui causa scatenante è identificata nella miniera a pochi passi dai paesi. E così ecco apparire quasi minaccioso, nell'inquadratura che a inizio documentario sembrava raccontare di luoghi incontaminati, lo scavo polveroso della miniera...
A fine visione restano le tante immagini, le tante riflessioni e i tre episodi accompagnati dalla musica, che sottolineano sempre il rapporto di "quella" piccola lettrice con i libri: l'incanto dei titoli sugli scaffali della biblioteca, l'ansia della vita reale che si risolve con l'ausilio di un libro, il rapimento della lettura.
Se nella Creazione all'inizio erano solo nubi, alla base di una società ci sono i libri (simbolo della conoscenza), tenendo conto che "il libro più antico del mondo è la terra".
01/05/2013, 17:37
Sara Galignano