Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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YOUNG EUROPE - Sulle strade di tutta Europa


Matteo Vicino firma questo film finanziato dalla Polizia Stradale per sensibilizzare i giovani sulle cause e gli effetti della guida pericolosa.


YOUNG EUROPE - Sulle strade di tutta Europa
"Young Europe" Don't drink and drive!
Tre paesi d'Europa per raccontare la tragedia degli incidenti stradali. Matteo Vicino, uscito di recente con "Outing, fidanzati per Sbaglio", raccoglie l'offerta della Polizia Stradale italiana e realizza, con 250.000 euro, un film di sensibilizzazione al problema.

Roma, Parigi, Irlanda per mostrare come il disagio giovanile o le scelte dettate dall'inesperienza possano essere l'anticamera dell'incidente, dimostrando che tutti rischiano di diventare vittime e colpevoli se la strada si trasforma in qualcos'altro.
Sin dall'inizio è chiaro dove si andrà a finire: all'incidente stradale che cambierà la vita in tragedia. Con qualche forzatura sui personaggi, e sulle situazioni il film assolve la sua funzione mostrando come tutti siano a rischio.

Matteo Vicino, autore del soggetto e della sceneggiatura, non riesce ad andare troppo a fondo sui caratteri e, specie nell'episodio italiano, disegna i personaggi solo in superficie, lasciando scivolare nell'improbabilità il presunto coinvolgimento tra loro.
Nell'episodio irlandese sembrano scollegati causa ed effetto, con una tresca amorosa che si accende e si sviluppa per finire con un incidente causato dal cellulare alla guida, che poteva capitare anche senza l'intreccio sentimentale.
A Parigi è la rabbia giovane a spingere avanti l'episodio. Più credibile degli altri, forse perché meno costruita l'ascesa verso il sinistro, mostra una ragazza nella sua fase "odio tutto e tutti" che sfiora la morte per sentirsi viva. Fino a rischiare di causarla, per distrazione e assenza di cautela, in una una donna che le attraversa la strada.

Young Europe è un film semplice, un po' moralista (ma questa è la strada ufficiale per sensibilizzare) che fatica molto a stupire lo spettatore. Non bastano la musica incessante, le canzoni famose e un montaggio "giovane" a renderlo coinvolgente. Forse la collaborazione e il confronto con altri sceneggiatori (magari più esperti di vita) riuscirebbero ad arricchire le storie di Vicino rendendole parte integrante e fondante di una struttura complessa come quella di un film.

13/05/2013, 12:00

Stefano Amadio