SE IO FOSSI ACQUA - Alluvione alle Cinque Terre
Ricostruire nella memoria, anche a distanza di mesi, un avvenimento devastante e tragico per le Cinque Terre come
l'alluvione del 25 ottobre 2011 è ancora doloroso, e sentire le parole, guardando i testimoni negli occhi, dà un brivido anche a chi semplicemente è spettatore del documentario
"Se io fossi acqua" di Massimo Bondielli.
"
Uno tsunami venuto dai monti", così venne definito quell'evento atmosferico che colpì in particolare la Val di Vara e la Val di Magra. Il documentario si affida più alle voci di vittime e protagonisti della ricostruzione che alle poche (ma efficaci) immagini delle terre devastate: il racconto corale parte dalle forti pioggie, affronta lo sgomento della valanga d'acqua, analizza con riconoscenza l'arrivo delle tante persone -
tra cui gli ultras dello Spezia - che si sono mobilitate in quei giorni per ridare vita a una terra colpita profondamente.
Racconti che ricordano quelli dell'esondazione dell'Arno a Firenze del 1966, con
novelli "angeli del fango" le cui azioni, anonime e fondamentali, hanno saputo ridare fiducia alla popolazione colpita, che non si è così mai sentita abbandonata.
Se i media nazionali dopo i primi giorni di dramma hanno un po' dimenticato quel luogo,
la valle del torrente Pignone, il documentario di Bondielli, scritto con Luigi Martella e Marco Matera, mette meritoriamente sotto i riflettori i protagonisti di questa bella pagina di storia d'Italia, la solidarietà tra persone che nasce da un evento devastante ma da quei fatti ha trovato linfa per continuare a lottare insieme.
02/06/2013, 12:00
Carlo Griseri