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Mobilitazione del cinema europeo e della cultura
a favore dell’eccezione culturale


Mobilitazione del cinema europeo e della cultura a favore dell’eccezione culturale
Nalla seduta plenaria del 23 maggio, il Parlamento Europeo ha dato il via libera all’inizio dei colloqui sul Free Trade Agreement tra Usa e Unione Europea. Con 406 voti favorevoli, 105 contrari e 28 astenuti i deputati hanno chiesto che il Parlamento sia tenuto debitamente e pienamente informato durante tutte le fasi delle trattative con gli Stati Uniti. Inoltre, hanno sottolineato che nessun accordo potrà avere effetto senza l’approvazione del Parlamento.
In una votazione separata, gli eurodeputati hanno chiesto di escludere i servizi culturali e audiovisivi dal mandato, inclusi i servizi online, al fine di proteggere la diversità culturale e linguistica dei paesi dell'UE (381 voti a favore, 191 contrari e 17 astensioni).
"E’ stata premiata la nostra battaglia". Così l’europarlamentare Silvia Costa ha commentato l'esito del voto del Parlamento Europeo in favore del mantenimento dell'eccezione culturale, l'esclusione di prodotti e servizi culturali e audiovisivi dall'accordo commerciale UE-USA. "Un risultato che salva l'industria culturale europea dalla colonizzazione americana. Con questa vittoria" – ha continuato Costa - "abbiamo dato una risposta forte e significativa alle preoccupazioni di tutto il mondo della cultura e dell'audiovisivo europeo, e confermato la linea UE garantendo la tutela e la promozione della diversità culturale".

Negli ultimi mesi una delle preoccupazioni, da parte europea, è stata il coinvolgimento nei trattati dei settori culturale audiovisivo; il Ministro Bray, unendosi agli altri Ministri europei della Cultura, aveva ribadito il suo impegno in favore del mantenimento dell’eccezione culturale e l’esclusione dalla discussione degli elementi culturali, non negoziabili.
A sostegno di ciò molti famosi registi europei del cinema come lo stesso regista statunitense David Lynch avevano lanciato una petizione nel tentativo di sollecitare l’Unione Europea ad escludere almeno il settore audiovisivo dai colloqui. A Cannes, nel corso della Giornata Europea e della consegna del MEDIA Prize, il regista Costa Gavras, accompagnato da una folta delegazione di artisti e produttori, ha consegnato alla Commissaria Vassiliou la petizione firmata da oltre 5000 autori. Tra i firmatari più celebri Michael Haneke, Catherine Breillat, Agnes Jaoui, Pedro Almodovar Mike Leigh, Ken Loach, Jean-Pierre e Luc Dardenne e Aki Kaurismaki. La petizione è pubblicata sul sito web lapetition.be
A sorpresa, perfino l'industria americana (MPAA) e grandi produttori come Harvey Weinstein si sono detti contrari a questa svolta, non è mai stato concesso che gli scambi sul prodotto audiovisivo potessero essere omologati a quelli sulle merci.

25/05/2013, 14:33