Dal 15 giugno al 21 luglio torna il MoFFe
Una sedia, un telone bianco, un proiettore, tutto questo in un cortile, una piazza o un prato: ed ecco il
MoFFe, Monnezza Film Festival. Il cineforum itinerante organizzato dall’Associazione AriaNova di Pederobba questo 2013 arriva alla sua quinta edizione portando, come ogni anno, un ricco calendario di proiezioni ed attività nel cuore dei vecchi borghi, spesso poco conosciuti, dei Comuni dell’Altamarca Trevigiana.
Da sabato 15 giugno a domenica 21 luglio, passando per i comuni di Pederobba, Cavaso del Tomba, Crespano del Grappa, Segusino ed Alano di Piave, anche in questa quinta edizione si parlerà di ecologia ed ambiente, salute e nuovi stili di vita, grazie ad un’attenta selezione di pellicole e documentari di giovani registi ed autori italiani e non.
Dal 2009 al 2013, cinque edizioni che sono state un crescendo di documentari presentati, di iniziative parallele proposte, di comuni coinvolti e di partecipazione: da una prima edizione organizzata nel solo territorio del comune di Pederobba, si arriva ad una quinta edizione che vede il coinvolgimento diretto dei territori di Segusino, Cavaso del Tomba, Alano di Piave, Crespano del Grappa. Una diffusione cresciuta per osmosi, grazie alla simpatia e all’apprezzamento dei vari partecipanti che hanno chiesto di poter collaborare con Associazione AriaNova per portare il Moffe nel loro territorio.
Come da tradizione,
le location scelte per le diverse proiezioni saranno cortili, vecchie corti paesane, piazzette e prati, tutto questo grazie alla collaborazione e all’ospitalità delle famiglie che apriranno i cancelli per una serata; tra le location di questa edizione 2013, il caratteristico borgo di Stramare a Segusino ed il parco del Piave di Covolo di Pederobba, località Barche.
Anche per questa quinta edizione, le sette pellicole nel cartellone del MoFFe 2013 punteranno l'accento sul perché, e sul come, l’ambiente che ci circonda sia sofferente e in emergenza, raccontando di terre deturpate da uno sfruttamento intensivo dove prevalgono le logiche del profitto su quelle dell'equilibrio e della tutela. Ma è dall'analisi del “come non dovrebbe essere” che arrivano le soluzioni sul “come essere”: non solo “cattive notizie”, il festival vuole anche dare “buone notizie” e proporre storie di buone pratiche per un futuro più sostenibile, storie di donne e di uomini che faranno sorridere.
Dal Nord al Sud della penisola, il MoFFe 2013 ci porterà tra i terrazzamenti agricoli della Valstagna fino agli aranceti della Sicilia, passando per le colline tanto care a Pavese delle Langhe e le campagne della Campania. Tutto questo parlando di emergenze ambientali ed umanitarie legate al territorio, inquinamento da nanoparticelle e sfruttamento lavorativo; ma anche raccontando soluzioni per un futuro sostenibile che nascono da nuovi sistemi di smaltimento e “non-produzione” di rifiuti e anche da un ritorno alla terra nuda e cruda delle giovani generazioni di “contadini 2.0” ed il ripopolamento di terre da anni abbandonate.
Anche quest’anno, infatti, il teatro troverà spazio nel cartellone del MoFFe con due emozionanti serate: venerdì 12 luglio con il reading teatrale La scelta, quattro storie vere con uno spaccato nudo e crudo sulla guerra in Bosnia; domenica 21 luglio, ultima data del festival, un emozionante ricordo della strage del Vajont, nell’anno del cinquantesimo anniversario, con lo spettacolo Il Vajont dopo il Vajont di Paola Zanco.
27/05/2013, 13:12