Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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"Fedele alla Linea" all'Arsenale di Pisa


Proseguono al cineclub Arsenale di Pisa le proposte sul cinema indipendente italiano: martedì 28 maggio è la volta di "Fedele alla linea", un documentario su Giovanni Lindo Ferretti firmato da Germano Maccioni.

Dopo le fortunate anteprime nazionali al Bergamo Film Meeting e al Bari International Film Festival 2013, e le prime proiezioni nelle sale italiane, spesso sold-out, Fedele alla Linea approda a Pisa. Il film sarà in proiezione martedì 28 maggio (in doppia proiezione ore 16.30 e 20.30) all'Arsenale e successivamente a Firenze e altre città della Toscana secondo un calendario in continuo ampliamento.

Il nuovo lavoro di Germano Maccioni ruota attorno alla figura di Ferretti: cantante, autore e pensatore contemporaneo, che in trent’anni di carriera non ha mai smesso di scatenare opinioni e posizioni contrastanti. Non un documentario musicale, non un documentario biografico, ma un dialogo intimo tra lui e il regista, legati da un rapporto di amicizia riconducibile agli anni in cui Ferretti, maestro “di una bottega in senso medievale di musica e comunicazione”, ha avuto Germano Maccioni – e con lui buona parte della produzione –, tra i propri allievi.

Ferretti apre le mura della sua casa, sull’Appennino reggiano e racconta a cuore aperto un intero arco esistenziale: da Cerreto Alpi alla Mongolia, attraversando il successo, la malattia e lo sgretolarsi di un’ideologia. Il ritorno a casa infine, tra i suoi monti, per riprendere le fila di una tradizione secolare che l’artista sente il dovere di tramandare. Sullo sfondo il suo ultimo ambizioso progetto, Saga. Il Canto dei Canti, opera epica equestre che narra il legame millenario tra uomini, cavalli e montagne.

Pensiero politico-intellettuale forte e attitudine punk, cristianesimo e comunismo, musica popolare e letture salmodianti, palcoscenico e stalla: questioni esistenziali e storie famigliari che tratteggiano un percorso anticonformista, coerentemente controcorrente. Le parole di Ferretti – parlate, urlate, cantate, recitate – in relazione con la fisicità maestosa e l’animalità pura dei cavalli, testimoni di una nuova progettualità e al contempo fulcro di sue scelte passate, in un controcanto estetico costante.

Il racconto non poteva prescindere dal reperimento di preziosi contributi d’archivio: inedite immagini dei CCCP Fedeli alla linea nella Berlino degli anni del Muro, scatti dei primi concerti concessi da Umberto Negri (tra i fondatori del gruppo con Ferretti e Zamboni), vhs mai visti recuperati all’interno del Fondo Valdesalici, foto di famiglia, estratti del film di Luca Gasparini, "Tempi moderni", sequenze del viaggio in Mongolia tratte da Sul 45° parallelo di Davide Ferrario, fino ad arrivare ai suoni e alle immagini dell’attuale tour "A Cuor Contento".

Il documentario – realizzato con il contributo di Emilia-Romagna Film Commission e Toscana Film Commission –, è distribuito da Cineteca di Bologna, al fianco della stessa produzione, Articolture in associazione con Apapaja di Simone Bachini, già produttore de "Il Vento fa il Suo Giro", "L’Uomo che Verrà" e il recentissimo "Un giorno devi andare", di Giorgio Diritti.

27/05/2013, 16:01