LA NAVE DOLCE - Quando la Vlora sbarcò a Bari
Era l'agosto del 1991 quando circa ventimila persone, in fuga dall'Albania, si compattarono su una nave di centocinquanta metri di lunghezza e venti di larghezza con un solo obiettivo in testa, sbarcare in Italia.
Parte da qui il racconto di Daniele Vicari, che nel suo "
La nave dolce", narra l'epopea di chi, a distanza di poco tempo dalla caduta del muro di Berlino e dalla disfatta del comunismo, vedeva l'Italia come un'oasi felice dove poter ricominciare una nuova vita.
Vicari costruisce la narrazione su immagini di repertorio, inframmezate da importanti testimonianze di chi visse in prima persone l'attracco della Vlora nel porto di Bari, cui seguirono due diverse reazioni, la gioia sfrenata degli albanesi e la totale incredulità delle forze dell'ordine italiane.
Sono dunque le diverse storie a dare forma alla Storia, e l'unico vero commento esterno scelto dal regista è affidato alle note di Teho Teardo, autore di una straordinaria colonna sonora, che registra attimo dopo attimo il variare del "mood" degli immigrati, capaci di passare nel giro di qualche ora da uno stato di euforia ad una rabbia incontrollata in carenza di acqua e vivande.
Un film imperdibile, che conferma, se ancora ce ne fosse stata necessità, il talento di Vicari nel saper evocare per immagini pagine spesso dimenticate della storia del nostro Paese, sempre guidato da un arguto senso critico.
30/05/2013, 21:00
Antonio Capellupo