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BILL PULLMAN - Intervista all'attore, ospite di Cinemambiente 2013


Protagonista e testimonial del documentario "The Fruit Hunters" di Yung Chang che ha inaugurato l'edizione numero 16 del festival torinese Cinemambiente, l'attore - celebre per le sue interpretazione in "Independence Day" o in "Strade Perdute" di David Lynch - si è intrattenuto qualche giorno in città, rimanendo colpito dall'impegno ambientalista e dall'evento. Nel documentario, Pullman è promotore della passione per la frutta, in tutte le sue forme.


BILL PULLMAN - Intervista all'attore, ospite di Cinemambiente 2013
Bill Pullman a Torino - Foto di Carlo Griseri
Sessant'anni a dicembre, un nome forse non notissimo in Italia ma un viso che - nonostante negli ultimi anni i suoi film si siano un po' diradati - rimane inconfondibile anche alle nostre latitudini: Bill Pullman, attore hollywoodiano lanciato da "Balle Spaziali" di Mel Brooks, conosciuto nel mondo per aver interpretato il presidente degli Stati Uniti nel blockbuster "Independence Day" e amato dalla critica per la sua presenza in "Strade perdute" di David Lynch, ha inaugurato il 31 maggio l'edizione 2013 di Cinemambiente a Torino, e si è fermato alcuni giorni in città per seguire l'evento e scoprire le meraviglie "verdi" della città.

La prima serata torinese di Pullman è stata al cinema Massimo, venerdì, per presentare "The Fruit Hunters" di Yung Chang. Un atto d'amore verso la frutta, un giro del mondo alla caccia degli esemplari più rari ma anche un'indagine sulla perdita di biodiversità, in cui l'attore è tra i protagonisti per il suo progetto di creare un frutteto "sociale" sulle colline di Hollywood, una passione - quella per la terra e la coltivazione - che ha conquistato negli ultimi anni Pullman e gli ha fatto spesso preferire il giardino di casa sua, la zappa e il rastrello ai set.

Sabato mattina l'attore, insieme alla delegazione del film è stato accompaganato dal direttore di Cinemambiente Gaetano Capizzi a visitare il piccolo ma prezioso Museo della Frutta «Francesco Garnier Valletti», che presenta la collezione di mille e più "frutti artificiali plastici" modellati a fine Ottocento da Garnier Valletti, una varietà incredibile che ha conquistato Pullman e i suoi accompagnatori. Proprio al termine di questo percorso di visita abbiamo avuto l'occasione di fare due chiacchiere con lui.

"È un museo incredibile", ha detto a caldo. "Avevo già visto ovviamente riproduzioni artificiali di frutta, ma queste sono davvero realistiche, mi hanno messo una gran fame!".

"L'idea che ci si fa di un attore quando non recita, da parte del pubblico, può essere molto varia: ma è difficile che si pensi che possa fare l'agricoltore!", ha dichiarato ridendo. "Sono tanti anni ormai che ho questa passione, e quando ho avuto l'occasione di creare questo frutteto collettivo nei pressi di casa mi sono dato subito da fare, cercando di coinvolgere i miei vicini e dando vita a un progetto a cui tengo moltissimo. L'esperienza di questo documentario è stata bellissima, soprattutto perché ho potuto conoscere un'altra dei protagonisti, Isabella Dalla Ragione, la cui passione e il cui lavoro di ricerca sulla frutta mi ha conquistato. Prima di tornare a Hollywood saremo qualche giorno in Umbria, nella sua casa, per vedere da vicino quello che fa".

"Torino? Città fantastica e verdissima, non me l'aspettavo così", ha chiuso Bill Pullman, che prima del suo saluto al capoluogo piemontese è stato anche invitato, domenica 2, al grande evento Eating Day, organizzato nei giorni del festival per sensibilizzare la cittadinanza contro lo spreco alimentare, un appuntamento che ha raccolto in piazza Vittorio Veneto circa 3.000 persone.

04/06/2013, 09:37

Carlo Griseri