THE BUTTERFLY ROOM - Un horror classico che emoziona
Una giovane madre chiede alla vicina di casa di occuparsi della figlia per il weekend: la bambina percepisce che l'anziana signora non è del tutto "normale", e che oltre a collezionare farfalle sembra avere altri interessi...
In poche righe si può sintetizzare la trama dell'ultimo film di
Gionata (ma ormai per comodità si fa chiamare Jonathan)
Zarantonello, da sempre amante e appassionato autore di film horror ma mai così efficace e maturo come in quest'opera: "
The Butterfly Room - La Stanza delle Farfalle" convince e spaventa, e non è poco. Uno dei migliori prodotti horror creati nel nostro paese da anni a questa parte, probabilmente il più meritevole del millennio (ci sarà chi gli preferirà "Shadow", più efferato).
Merito di una sceneggiatura (scritta da Zarantonello con Paolo Guerrieri e Luigi Sardiello) che se all'inizio spiazza per i continui cambi di tempo e spazio (forse l'effetto
flashforward si poteva evitare), piano piano - anche quando diventa più semplice prevederne gli sviluppi -
sa mantenere viva la tensione, grazie anche alla "resistenza" del regista che non si fa tentare e non annacqua il racconto, fermandosi su 83' di durata e riuscendo così a far trattenere "quanto basta" il respiro allo spettatore. Poco sangue ma tante emozioni.
Un capitolo a parte, ma adeguatamente approfondito, merita il cast, ricco e calibrato in modo quasi incredibile:
Barbara Steele è la fenomenale protagonista, mitica protagonista della stagione d'oro del nostro cinema di genere (un titolo su tutti: "La maschera del demonio" di Mario Bava del 1960), tornata dopo un lungo (auto)esilio a illuminare lo schermo con il suo inquietante talento.
A lei si affianca la giovane e promettente
Julia Putnam e un gruppo di star dell'horror più amato dal pubblico: c'è il lynchiano
Ray Wise,
Camille Keaton (Non violentate Jennifer),
P.J. Soles ("Halloween"), Adrienne King ("Venerdì 13"), e soprattutto - nel ruolo non banale di Dorothy - la
Heather Langenkamp del primo "Nightmare". E poi la comparsata imperdibile di
Joe Dante in versione tassista!
Nota di merito conclusiva per le efficaci atmosfere create dalla colonna sonora di
Pivio e Aldo De Scalzi.09/06/2013, 19:46
Carlo Griseri