LES INVISIBLES - Raccontare l'amore è possibile

Un documentario tanto semplice quanto toccante: "Les Invisibles" di Sebastien Lifshitz, apprezzato regista di "Wild Side" e "Plein Sud", racconta la vita e le storie d'amore di undici gay, uomini e donne, nati tra le due guerre mondiali.

Presentato lo scorso anno al festival di Cannes tra le proiezioni speciali, il documentario riunisce persone che non hanno nulla in comune tra loro, se non il fatto di essere gay e di essere oggi tutti (più o meno) anziani: attraverso il loro sguardo, Lifshitz permette allo spettatore di rivivere un intero secolo di storia della società francese.

Gioia, candore e naturalezza sono i sentimenti che traspaiono maggiormente alla visione de "Les Invisibles", autentica scoperta di un autore che ci aveva abituato finora a ottimi e coinvolgenti lungometraggi di finzione ma che riesce in questo ritorno al documentario (non ne girava dal 2001, ora ne ha già finito un altro, "Bambi") a svelare un suo lato più sensibile, forse più maturo e pacificato.

Nel suo viaggio tra le province e le campagne francesi, Lifshitz riesce a unire le storie alla Storia, regalando al pubblico un'ora e mezza di magia che non sarà facile dimenticare.