Al via le riprese del progetto "La metafora di Bussana"
Inizieranno giovedì 18 luglio e proseguiranno fino a domenica 21 luglio 2013
le riprese del film di Giacomo Ferrante “L'UOMO COL MAZZO DI FIORI IN MANO” (titolo provvisorio), realizzato nell'ambito del progetto collettivo artistico e multidisciplinare
LA METAFORA DI BUSSANA - L'EUROPA CHE VOGLIAMO.
Tra i tanti artisti che finora hanno aderito all'iniziativa, spuntano i nomi di Anna Pavignano, Davide Ferrario, Luca Pastore, Beppe Rosso, Alberto Signetto, Francesco Patierno, Gianluca e Massimiliano De Serio, Natalino Balasso...
Le riprese del film di Ferrante verranno
effettuate nel borgo di Bussana Vecchia (IM) e costituiranno la parte iniziale ma fondamentale del monte ore di riprese da effettuarsi anche a Torino e, nuovamente, a Bussana Vecchia in data da destinarsi.
Di seguito l’elenco degli attori, autori, tecnici ed Associazioni o Cooperative coinvolte nel progetto filmico, oltre al regista Giacomo Ferrante: Alessandra Miccinesi ( Aiuto-Regia, Sceneggiatura, Scenografia), Aldo Mazzarino (colonan sonora), Simone Tringali, Ruggero Alfano, Luka Ferrante (Operatori di macchina e aiuto regia, luci, audio, etc.). Attori protagonisti: Antonella Baronciani, Loredana Manfrè, Paola Chiama, Agata Giovara, Gianna Canova, Marina Colombera, Maria Giovanna Bertani, Giovanni Spada, Paola Crova. Fanno parte della produzione: Irene Capirone, Enrico Petrella, Giuliana Moda, Davide Ferrario, Antonio Invito, e il regista, Giacomo Ferrante. Aiuto Realizzazione: Coop. Videocommunity Torino. Il progetto è patrocinato dall’AMNC (Associazione Museo Nazionale del Cinema - Piemonte Movie Film Glocal Festival - Hub Multiculturale Cecchi Point, Radio Flash Torino.).
“Dopo essere rimasto per oltre 60 anni un "paese-fantasma", Bussana Vecchia è diventato il paese degli artisti, che hanno dato vita a una comunità di sognatori e creatori di vita – dice il regista Giacomo Ferrante -. L’idea del film o dei film da fare ricalca in qualche modo quell’intuizione, quella vena creativa di allora. Solo che stavolta Bussana vecchia dovrà essere la nostra metafora dell’Europa in crisi, la crisi economica attuale come il terremoto del 1887, noi come quegli artisti che andarono là ispirati dalla voglia di ricostruire daccapo un qualcosa che "sembrava morto, ma era solo svenuto"! Solo due punti fissi, per il resto,totale "libertà creativa" da parte di chi vorrà contribuire ed esser protagonista del progetto” spiega il regista.
17/07/2013, 09:46