LOCARNO 66 - I film in Piazza Grande
Ricomincio da tre, La notte di San Lorenzo, Nuovo cinema paradiso, La vita è bella sono titoli che nel passato hanno incantato e fatto sognare migliaia di spettatori in
Piazza Grande, il salotto buono del Festival di Locarno. Ideata cinematograficamente nel 1971 dall’architetto Livio Vacchini la Piazza può ospitare fino a ottomila spettatori con proiezioni tecnicamente perfette su un megaschermo tra i più grandi d’Europa.
Da diversi anni assente dalla Piazza, la cinematografia italiana vi ritorna grazie a Carlo Chatrian nuovo direttore del Festival internazionale del Film di Locarno, l’unico festival cinematografico fuori dall’Italia, dove l’italiano è la prima lingua di comunicazione.
La variabile umana di Bruno Oliviero con Silvio Orlando, Giuseppe Battiston e Sandra Ceccarelli è un giallo anomalo che ha come protagonista un commissario sfaticato (Silvio Orlando) che non ha più voglia di fare il proprio mestiere e si è scollato dalla vita reale sullo sfondo di una Milano losca e promiscua popolata da gente apparentemente per bene, verrà proiettato in prima mondiale venerdì 9 agosto.
Il lungometraggio di Bruno Oliviero è uno dei 16 film di un appetitoso e succulento cartellone che allieterà le notti dei festivalieri da mercoledì 7 a sabato 17 agosto. Il là del programma verrà dato con
2 Guns di Baltasar Kormákur (Stati Uniti )scoperto a Locarno nel 2000.
Il film è una grossa produzione americana, che su un plot ricco in colpi di scena esalta le performance degli attori. La programmazione di Piazza Grande, cuore e vetrina del Festival, continua con una varietà di proposte che permetterà al pubblico di Locarno di viaggiare attraverso il mondo e il cinema che lo rappresenta. La storia agrodolce e paradossale dell’attore Wilhelm Wilder che partecipa al suo funerale per sapere cosa gli altri pensano di lui è il plot del secondo film in programma. Le scoperte non sono né lusinghiere né piacevoli. Le vicende sono filmate con brio da Sam Garbarski nel lungometraggio
Vijay And I (Belgio/Lussemburgo/Germania) .
We’re the Millers ci viene in prima internazionale anche dagli States, ne è regista Rawson Marshall Thurber che filma in modo ironico e divertente le vicende di uno spacciatore David Burke (Sudeikis) che per continuare la sua attività truffaldina e restare impunito si inventa una moglie e due figli, i Miller, e con essi si dirige verso il confine meridionale degli USA per un weekend del Quattro Luglio che si rivela scoppiettante. Con The Keeper of the Lost Causes di Mikkel Nørgaard – Danimarca/Germania/Svezia ci sposta nel nord dell’Europa con un polar sulla scomparsa del politico Merete Lynggaard. Il detective capo Carl Mørck e il suo assistente Assad vengono trascinati nel sottobosco di abusi e malefatte che covano sotto la facciata impeccabile della polizia scandinava. Anche da questo lungometraggio si può dedurre la predilezione di Carlo Chatrian per il cinema d’azione di buon livello.
Nel cartellone della Piazza però non mancano film che hanno fatto la storia del cinema e hanno un rapporto diretto con altri momenti del Festival come
Rich and Famous (1981) di George Cukor il celebre regista statunitense al quale è dedicata la ponderosa ed esaustiva retrospettiva della 66.edizione. Su questa traiettoria vi è anche Fitzcarraldo capolavoro di Werner Herzog, Pardo d’onore Swisscom 2013.
La Svizzera ben presente nell’edizione 2013 lo è anche nel cartellone della Piazza con Les grandes ondes (à l’ouest) prima mondiale del nuovo film del regista losannese d’origine polacca Lionel Baier. Nel 1974, due giornalisti della radio svizzera romanda in Portogallo per un reportage sono testimoni della rivoluzione dei Garofani e poiché quando la nascita della democrazia ci passa accanto bisogna essere pronti ad afferrarla.
Di tutto altro tipo è
L’expérience Blocher documentario di JeanStéphane Bron in prima mondiale. Ritratto dettagliato e reale del leader politico più amato e odiato della Svizzera, ma anche la storia di un faccia a faccia bizzarro e particolare tra un regista e un politico. Il programma ben variato e allettante enumera anche
About Time di Richard Curtis Regno Unito commedia romantica che narra le avventure e le disavventure di Tim Lake capace di viaggiare nel tempo, ma di non cambiare il corso della sua vita, né di conquistare la felicità. Inoltre sono di particolare interesse Gabrielle di Louise Archambault (Canada) e Gloria di Sebastián Lelio (Cile) protagoniste di due storie esemplari fatte di gioie, ma soprattutto di sofferenze, di amori e di delusioni. Gabrielle è una giovane donna colpita dalla sindrome di Williams che vuole vivere ed amare, Gloria invece è una donna matura che cerca l’amore di una vita.
Il cartellone vede la sua conclusione sabato 17 agosto con
Sur le chemin de l’école documentario di Pascal Plisson (Francia). documentario in prima internazionale. Il film segue quattro ragazzini impegnati in varie parti del mondo – le savane del Kenya, i sentieri delle montagne dell'Atlante in Marocco, l’India del Sud o gli altipiani della Patagonia – a compiere il tragitto che li separa dalla scuola. “Oltre alla potenza evocativa degli scenari filmati, il documentario di Plisson ha il merito di puntare l’accento su quel diritto all’educazione che troppo spesso è dato per acquisito". Piazza Grande non è solo film, ma anche personaggi, attori, registi produttori che hanno fatto e fanno la storia del cinema.
Sono attesi numerosi ospiti:
Christopher Lee, Anna Karina, Faye Dunaway, Sergio Castellitto, Otar Iosseliani, Jacqueline Bisset… Al di là dei nomi e dei volti che li accompagnano, “…la loro presenza consente di aprire porte verso pagine di cinema che hanno ancora molto da raccontare. È il caso di Margaret Ménégoz e del suo impegno nella direzione di una delle case di produzione che più di altre si sono fatte carico di portare avanti il concetto di cinema d’autore; o quello di Douglas Trumbull, la cui attività di sperimentatore gli ha permesso di vedere con trent’anni d’anticipo scenari che oggi la tecnica esplora”, ha scritto nel suo blogl’appassionato ed impegnato Carlo Chatrian al quale faccio gli auguri di una completa riuscita di questa 66° edizione, la sua prima, che ha curato con competenza, entusiasmo, dedizione e amore.
28/07/2013, 09:37
Augusto Orsi