Note di regia del documentario "La Verità
non è Sempre Rivoluzionaria"
La Sicilia è la terra dove Francesco Rosi ha girato molti dei suoi capolavori. Ma è soprattutto lo scenario probabilmente più rappresentativo per le tematiche care al regista partenopeo.
Questo documentario ne individua due più delle altre; la verità e la morte. Attraverso quattro delle pellicole girate nell’Isola: "Salvatore Giuliano" (1962), "Il Caso Mattei" (1972), "Cadaveri Eccellenti" (1976), "Dimenticare Palermo" (1990). Il lavoro si interroga sulla relazione di questi due aspetti, prendendo spunto dalle vicende siciliane che sono alla base dei film di Rosi, rappresentandole come un momento esemplare di manifestazione di questo rapporto dialettico tra verità e morte.
La struttura intreccia alcune testimonianze di personaggi che tutt’ora, a distanza di molti anni, continuano ad occuparsi delle vicende che furono i soggetti narrativi di Rosi; come ANTONIO INGROIA, o il giornalista d’inchiesta GIUSEPPE LO BIANCO. In una continua messa in discussione delle verità ufficiali, che ieri come oggi, fu il medesimo punto di partenza di Rosi. A loro si unisce il percorso su alcune delle location più caratterizzanti ed affascinanti di Andrea Crisanti, scenografo di moltissimi film del regista.
Viaggio malinconico ma al tempo stesso appassionato tra le macerie di una Palermo dimenticata e la provincia più aspra e desolata.
Queste testimonianze sono unite da un lavoro di archivio dei film citati, spinto verso l’astrazione, dilatando, sfalsando i livelli audio/video, rimodellando, in maniera dichiarata, le sequenze più significative, al fine di giungere ad un nuovo livello percettivo del lavoro di Rosi, attraverso una chiave, evocativa, ma anche enigmatica, che, come la poetica del cineasta, ricercava il dubbio continuo, da contrapporre alla staticità della certezza.
Giuliano La Franca