I vincitori della XIX edizione del Film Festival della Lessinia
Vola per la prima volta il Brasile la
Lessinia d'Oro, il massimo riconoscimento del Film Festival della Lessinia e premia una storia archetipica di conflitto tra generazioni. La diciannovesima edizione dell'unica rassegna cinematografica in Italia a privilegiare in maniera esclusiva gli aspetti della vita, storia e tradizioni delle montagne e terre lontane di ogni angolo del mondo si è conclusa sabato 31 agosto al Teatro Vittoria di Bosco Chiesanuova. Ospite della cerimonia di premiazione, il cantautore Ricky Gianco.
Nel corso della cerimonia di premiazione, la Giuria internazionale del Festival (composta da Gloria De Antoni, August Pflugfelfer, Fulvio Mariani, Egle Vertelyte e Karmen Tomšič) ha assegnato il
Premio "Lessinia dOro" migliore fiom in assoluto a "
Histórias que só exsistem quando lembradas / Storie che esistono solo se ricordate" (Brasile, Argentina e Francia, 2011) della regista brasiliana Julia Murat. È ambientato a Jotoumba, paese fantasma in cui il tempo sembra essersi fermato, e racconta la storia dell'anziana Maddalena che ogni giorno impasta e cucina il pane per portarlo al negozio di Antonio. Fino a quando la ripetitività dei suoi gesti quotidiani viene sconvolta dall'arrivo della giovane Rita. Questa la motivazione data dalla Giuria internazionale della rassegna: “
In un villaggio, che può trovarsi ovunque nel mondo, gli anziani abitanti seguono il ritmo monotono della quotidianità sino a dimenticarsi di morire. Un giorno una giovane ragazza entra nel loro universo. È una storia archetipica di conflitto tra due generazioni, con uno sguardo delicato e attento sulla relazione di due donne in questo villaggio di vecchie fotografie. Il regista inserisce elegantemente elementi cinematografici sperimentali in una narrazione classica. La fotografia e il suono combaciano armoniosamente con il soggetto e la sceneggiatura. Il finale inaspettato innalza il film a una notevole esperienza visiva”.
Il
Premio Lessinia d’Argento per la miglior regia è andato al documentario "
Der Imker / L'apicoltore"(Svizzera, 2013) del regista Mano Khalil. Questa la motivazione: “
Mano Khalil riesce a creare una straordinaria e profonda relazione con il suo protagonista, utilizzando un originalissimo, espressivo e personale linguaggio cinematografico. È toccante osservare con quale forza Ibrahim, che ha perso tutto, affronta tutti le sfide della vita. La premura, la condivisione e l’affetto del regista verso Ibrahim sono vividi e intensi”.
Tra le 24 pellicole in Concorso alla rassegna, provenienti da 21 Paesi, il
Premio per il miglior documentario è andato a "
Le thé ou l'électricité / Il te o l'elettricità" (Belgio, 2012) del regista belga Jerôme Le Maire che racconta l'epica storia dell'arrivo dell'elettricità a Ifri, piccolo e isolato villaggio nel cuore delle montagne marocchine. Come
migliore lungometraggio è stato premiato il film a soggetto "
Jîn" (Turchia, 2012) di Reha Erdem. È la vicenda della giovane combattente curda che decide di abbandonare la squadra di ribelli con cui si trova, nell'entroterra turco, per andare alla ricerca della propria famiglia. Tra i
cortometraggi è risultato vincitore il documentario "
Shavi tuta / Mora nera" (Georgia e Francia, 2012) del georgiano Gabriel Razmadze. È la storia di affetto tra due adolescenti che si incontrano nella città mineraria di Chiatura, in Georgia, ma che il destino sembra voler separare. Il documentario "
L'ultimo Pastore" (Italia, 2012) di Marco Bonfanti, ha ottenuto il
Premio della Giuria.
Il
Premio del Curatorium Cimbricum Veronense al miglior regista giovane, in memoria di Piero Piazzola e Mario Pigozzi, è stato attribuito a "
E Berta filava" (Italia, 2012) di Mattia Petullà.
Menzione speciale a "
Ora cammina con me" (Italia, 2012) di Stefano Tagliaferri. Quale migliore opera cinematografica sulla relazione tra uomo e natura, il
Premio del Parco della Lessinia è stato consegnato a "
Steineböcke in den Allgäuer bergen / Stambecchi sulle montagne dell'Allgäu" (Germania, 2012) di Gerard Baur. Il Premio della Cassa Rurale Bassa Vallagarina alla migliore opera sulle Tre Venezie è andato a "
Doi viaz a bunore doi viaz a la sere / Due viaggi al mattino e due viaggi alla sera" (Italia, 2012) di Ivo Pecile. La
Giuria di detenuti della Casa circondariale di Verona ha premiato il film "
Histórias que só exsistem quando lembradas / Storie che esistono solo se ricordate" (Brasile, Argentina e Francia, 2011) della regista Julia Murat.
Menzioni speciali a "
Der Imker / L'apicoltore" (Svizzera, 2013) del regista Mano Khalil e al lungometraggio "
Jîn" (Turchia, 2012) di Reha Erdem. A "
L'ultimo Pastore" di Marco Bonfanti è stato attribuito anche il
Premio del pubblico di Cantina Bertani. La Giuria dei bambini ha consegnato il riconoscimento speciale all'animazione "
Room on the broom / La strega Rossella" (Regno Unito, 2013) di Max Lang e Jan Lachauer.
01/09/2013, 15:56