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Note di regia del cortometraggio "No Signal"


Note di regia del cortometraggio

Il cortometraggio No Signal nasce dallidea di voler raccontare la realtquotidiana attraverso gli occhi di due famiglie molto diverse tra loro, chevivono in due villette a schiera speculari, condividendo un unica antenna.Il racconto procede con tempi dilati, quasi fedeli a quelli reali, in modo taleda voler rimarcare il risveglio nei due appartamenti. Le figure attorialiricalcano quelle tipiche della slapstick commedy americana.Uno grasso e pigro, ma furbo. Laltro magro e slanciato, ma impacciatoe maldestro.Le donne, figure presenti ma inermi, sembravo essersi rassegnate ai goffi eripetuti tentativi dei mariti che ogni giorno escogitano un nuovo piano peravere la meglio e accaparrarsi il segnale televisivo.Le villette speculari si fanno simbolo di una societ medio borgheseassuefatta dai meccanismi mass mediali, caotica e assente. La televisione,oggetto irrinunciabile e feticcio delle abitazioni moderne, diventalemblema dellincomunicabilit determinando le nostre scelte, i nostriconsumi, i nostri desideri. La comunicazione tra le famiglie impercettibile,ma filtrata da un oggetto, quasi il protagonista dellintero racconto:lAntenna.Lunica battuta sembra provenire da un agente esterno alla vicenda, unavoce fuori coro e non coinvolta nel dilemma quotidiano dei protagonisti,ma puntuale e giudicante, come del resto spesso sono i vicini di quartiere.Solo il finale sembra riportare le cose alla normalit e sancire una tregua.Ma come nella pi classica critica sociale camuffata da commedia, tutto pronto a ripetersi con il suono della sveglia che scandisce il nuovo giorno.

Raffaele Carro