I film vincitori della VII edizione di Some Prefer Cake
Il festival internazionale di cinema lesbico
Some Prefer Cake si è concluso domenica 22 settembre, al Nuovo Cinema Nosadella di Bologna, con la proclamazione dei film vincitori del
Premio della Giuria e del
Premio del Pubblico.
La giuria della sezione lungometraggi, composta da Marie Vermeiren, Emanuela Giampaoli e Cristina Demaria, ha attribuito il
premio come miglior lungometraggio di finzione al nepalese "
Soongava – Dance of the Orchids" di Subarna Thapa, “
perché è un’opera prima capace di narrare una storia d’amore che seppur da un mondo lontano ci tocca e ci sorprende. Per la qualità della scrittura anche visiva e per la bravura delle attrici e della regista. Un inno al coraggio di prendere in mano la propria vita nonostante le avversità”. Il
premio come miglior documentario è invece stato assegnato a "
Cartografia de la Soledad" di Nocem Collado, con la motivazione di essere “
l’opera che meglio ha saputo incarnare il tema della resistenza a cui è dedicata questa edizione di Some Prefer Cake. Una mappa del dolore ma anche della lotta al femminile raccontata con semplicità, immediatezza e con metodo, senza cedere alla retorica o al pietismo, attraverso le voci raccolte sul campo. Un premio a tutte le donne che si battono per il riconoscimento dei diritti. A tutte le latitudini.”
La giuria della sezione cortometraggi, composta da Nadia Pizzuti, Francesca Clementoni e Claudia Mauti, ha conferito il premio come
miglior cortometraggio a "
Pardon! Kim, Ben mi?" di Ipek Efe e Berna Kuculmez, “perché evidenzia le contraddizioni sociali di un paese come la Turchia, dilaniato tra
laicità e tradizionalismo, contraddizioni presenti anche in altre realtà come ad esempio quella italiana. Perché ha il pregio di portare uno sguardo lesbico sul quotidiano pur non narrando una storia lesbica, il tutto in chiave ironica e con maestria. Inoltre abbiamo voluto premiare l'impegno delle due giovani registe in un momento in cui la Turchia è scossa da un movimento di contestazione a tutto campo.” Una
menzione speciale a "
The first date" di Janella Lacson, “
per la capacità di introdurre un elemento narrativo extra ordinario in una situazione assolutamente ordinaria”.
Per quanto riguarda il premio del pubblico, la votazione più alta per la categoria dei
lungometraggi di finzione è stata ottenuta da "
Who’s afraid of Vagina Wolf" di Anna Margarita Albelo, per i
documentari da "
The love part of this" e per i
cortometraggi dalla quinta puntata, presentata in anteprima al festival, della serie "
Re(l)azioni a catena" del gruppo torinese
Le Badhole.
24/09/2013, 17:43