ViaEmili@DocFest 2013 - GOODNIGHT SOFIA - Il dolore di una perdita
“
Goodnight, Sofia”, è un film sperimentale realizzato dal regista spoletino
Leonardo Moro insieme a
Lorenzo Robusti, grazie all’apporto di Creative Commons e ad immagini d’archivio molto suggestive. Girato per le strade di Sofia con bassissimo budget ha una circuitazione web indipendente e rappresenta un caso di cinema realmente libero da ogni condizionamento economico e finanziario.
Tra la video poesia e il film commentato di Chris Marker, Il regista di ispira anche a Boris Lehman e a Jim Jarmusch per la scelta delle ambientazioni e delle immagini sempre molto minimali e poetiche. Il film lavora su due registri, quello della realtà e quello del profondo e del letterario che sono rappresentati dalla voce fuori campo e dal montaggio giustapposto di materiali di varia provenienza; film di famiglia, spezzoni di viaggi, momenti personali si incrociano in un montaggio d’avanguardia che procede per associazioni di idee tra il testo e lo scorrere della “materia” video. Il film è dedicato alla memoria del padre del regista ma la storia e il dolore nel film sono trasfigurati, vengono delicatamente rappresentati da immagini eteree e distanti, come fantasmatiche apparizioni, pennellate pittoriche di ombre e ricordi fuggevoli.
Le parti più "filmiche" di "
Goodnight, Sofia", ricordano il cinema al femminile di Corso Salani e di Bergman, con la figura di
Lucia Telori ripresa di spalle mentre cammina nella folla della città o si muove sui mezzi pubblici; il regista ne coglie tutta la fragilità e la malinconica delicatezza, avvicinandosi al volto e riprendendone i dettagli come a voler raccontare un paesaggio di dolorosa assenza. La voce fuori campo ha un impostazione molto teatrale e finisce a tratti per invadere la bellezza assoluta delle immagini d’archivio ma lo stile del film e la scelte registiche di Moro sono molto coraggiose e fanno ben sperare per nuove prove autoriali legate alla sperimentazione video.
29/10/2013, 15:24
Duccio Ricciardelli