FESTIVAL DI ROMA 8 - "Il Sud è Niente"
Una storia intima e minimale, fatta di atmosfere e paesaggi fantastici e brutali, di silenzi e di emozioni forti e incomprensibili ambientata in una Reggio Calabria che è simbolo di un meridione che non riesce a staccarsi dal suolo.
È la storia di Grazia,
Miriam Karlkvist, una ragazza che ha perso il fratello e che vestendosi e comportandosi da maschio, cerca in ogni modo di riportare a casa. Il padre,
Vinicio Marchioni, affoga progressivamente nella sua tristezza, vedovo e con il rimorso che lo costringe alla chiusura verso chi gli è intorno.
Una storia familiare che però non riesce a prendere lo spettatore, perdendosi in interminabili inquadrature che raccontano poco o nulla, sempre almeno 5 secondi troppo lunghe.
Quello che più manca a "
Il Sud è Niente" è una storia compiuta; tutto è sospeso sul filo di accadimenti passati che, non essendo svelati fino alla fine, fanno andare avanti il film a piccoli passi. Qualche evento, qualche incontro importante che potrebbe trasformarsi in "cinema" sono lasciati scorrere senza importanza, quasi con superiorità rispetto a ciò che questi provocano sui personaggi.
Il risultato è poco appetibile perché narrato in modo veramente poco coinvolgente.
Oltre a
Vinicio Marchioni da notare la presenza di
Valentina Lodovini; un'apparizione breve ma intensa.
12/11/2013, 22:00
Stefano Amadio