FESTIVAL DI ROMA 8 - "Ritratti abusivi",
alla scoperta del Parco Saraceno
Da oltre dieci anni gli abitanti abusivi del Parco Saraceno di Castel Volturno, in provincia di Caserta, vivono nel degrado e nell’illegalità, tra violenze quotidiane e la speranza di una vita migliore.
Il destino del Parco, tuttavia, è in pericolo: prestò verrà abbattuto per fare posto ad un porto turistico, volto al rilancio del territorio.
Presentato in concorso nella sezione "Prospettive doc Italia" nell’ambito dell’ottava edizione del Festival Internazionale del film di Roma, "
Ritratti abusivi" pone in evidenza la vita individuale e collettiva di quella frazione di popolo in balia della miseria, e il regista
Romano Montesarchio bussa alle loro porte e ne ricava degli affreschi, o meglio, dei ritratti.
Ciascuno di essi rappresenta situazioni in cui la pesantezza, la frustrazione di vivere in una casa senza i servizi primari, con i tetti vacillanti o completamente crollati, è accompagnata da un senso di appartenenza a quel territorio al quale nessuno vuole rinunciare.
Gli abitanti del Parco Saraceno vivono alla giornata, nell’attesa di qualcosa che non si sa se arriverà, resistendo ai poteri superiori che minacciano quotidianamente di buttare tutto all’aria. Ed è questa la testimonianza che raccoglie Montesarchio, rielaborandone un documentario ben riuscito che sembra aver raggiunto il suo obiettivo, quello di dare voce a tutte quelle persone disagiate che chiedono solo di non essere lasciate da sole, senza un’abitazione che, immersa nella disgrazia, rappresenta la sola e unica ancora di salvezza.
12/11/2013, 07:55
Margherita Pucello