FESTIVAL DI ROMA 8 - "Capo e croce",
un'infinita battaglia di Sardegna
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Una trasformazione del gioco d'azzardo, testa e croce, a cui i pastori ricorrono gni volta che fanno investimenti per migliorare la propria condizione, che accettano i termini di una nuova politica europea, o decidono di non adeguarvisi".
Questo è "
Capo e croce" di
Marco Antonio Pani e
Paolo Carboni, in concorso nella sezione "Prospettive Italia", un documentario inedito per raccontare la protesta dei pastori sardi, iniziata nel 2010, quando migliaia di loro provenienti da ogni parte della Sardegna si riuniscono nel "Movimento Pastori".
Un viaggio attraverso la società agro pastorale, ricca di tradizioni affascianti e millenarie, ma soprattutto la cronaca di un movimento di classe, dove ci sono parole e atti di rivolta contro un sistema economico nel quale la Sardegna e i sardi sono doppiamente dominati: politicamente ed economicamente.
Le immagini di trattori e dei manifestanti che invadono porti, aeroporti, strade, inondano le vie di Cagliari, prendono bastonate, perdono la casa, si fanno prendere in giro e poi tornano in campagna a fare la vita dura, tesimoniano il malcontento e la rabbia di chi chiede da anni misure urgenti a salvaguardia del loro prodotto principale, il latte, a cui è legato soprattutto la comunità dell'entroterra sardo.
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Gran parte dei terreni è in mano alle banche che si comportano nei confronti di chi da quella terra trae il suo sostentamento,come veri e propri usurai, applicando a contratti stipulati in precedenza, tassi d’ interesse insostenibili per gli allevatori", è la voce unanime della protesta.
Un ritratto rigorosamente in bianco e nero, "perché rende uguali poliziotti e pastori", di imprenditori consapevoli, spesso presentati come rozzi ed ignoranti, che reclamano lavoro, giustizia e dignità per un settore vessato da leggi contrarie alla tipologia tradizionale dell'essere pastore, dalle feroci politiche dei prezzi della grande distribuzione, e da continue inadempienze governative.
15/11/2013, 15:40
Monica Straniero