TFF31 - Pif racconta la "sua" mafia
Pif esordisce alla regia con le sue memorie, il suo racconto personale di Palermo e della mafia nel corso della sua vita.
Il pregio del film è quello di saper parlare con ironia e distacco, ma sempre condannandola, degli eventi legati alla mafia e dell'atteggiamento perlomeno rassegnato con cui i suoi concittadini palermitani, - famiglia, amici e compagni di classe - ci hanno da sempre convissuto. Gli occhi sono quelli innocenti di un bambino che riesce a interpretare ogni cosa con i suoi parametri, semplici ma sinceri capaci di gettare una luce diversa, non tanto sugli eventi stessi, già abbondantemente visti e raccontati, ma sulle conseguenze che questi avevano sulle vite dei siciliani.
Pierfrancesco Diliberto, avendo lasciato Palermo da molto tempo, ha sentito l'esigenza di mostrare questa situazione nel suo film, in cui i ricordi di mafia si confondono con la storia d'amore per una compagna di scuola che sin dalle elementari è stata l'oggetto dei suoi desideri.
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La Mafia uccide solo d'Estate" è un punto di vista originale, raccontato con lo stile e il ritmo giusto, e riesce a far riflettere su argomenti che possiamo aver dimenticato riaccendendo un'emozione e un coinvolgimento non troppo comune nel nostro cinema.
Pif, già esperto giornalista/personaggio televisivo, convince anche come interprete affiancato da
Cristiana Capotondi e da una serie di attori siciliani di grande bravura, tra cui spiccano
Claudio Gioè e
Ninni Bruschetta nel ruolo di un divertente frate che non nasconde i suoi stretti rapporti con la mafia.
25/11/2013, 00:01
Stefano Amadio