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Al MIC di Milano "Quasi Muti" ed "In One all Movie"


Al MIC di Milano
Dall’8 al 13 dicembre 2013 il MIC – Museo Interattivo del Cinema di Milano propone la rassegna cinematografica QUASI MUTI, dedicata ai film muti realizzati dopo l’avvento del sonoro, impreziosita dall’esposizione "In One all Movie" di Paolo Lipari, una serie di opere visive dedicate a film, compressi in un'unica immagine.

ll pluripremiato "The Artist" di Michel Hazanavicius, inserito in programma, incarna perfettamente l’essenza della rassegna, riuscendo a far rivivere la magia del cinema delle origini ai giorni nostri.
L’ardua scommessa insita nel film, che racconta la vita di un divo del cinema muto che deve fare i conti con l’avvento del sonoro, è quella di dimostrare che le esigenze del pubblico di quasi un secolo fa sono fondamentalmente le stesse di oggi.

In programma "Yoyo", il capolavoro di Pierre Etaix recentemente restaurato e distribuito nei cinema francesi, una vera e propria miniera di gag, piena di umorismo e ritmo, con prove di creatività e inventiva apparentemente senza limiti. L’estetica di Pierre Etaix rimanda a quella dei grandi comici del muto americano, in particolare a Buster Keaton, soprattutto per la misteriosa enigmaticità dello sguardo e per la ricchezza di invenzioni linguistiche basate su un uso estremamente creativo della scrittura filmica. Di se stesso ha detto: "Sono un ebanista, un artigiano del cinema, un falegname che si diverte a fare quello che vuole".

A completare la rassegna: "Mio zio" di Jacques Tati, vincitore del premio Oscar per il miglior film straniero nel 1959; "L'ultima follia" di Mel Brooks, commedia che vede la partecipazione di grandi interpreti come Paul Newman, Liza Minnelli e il mimo francese Marcel Marceau; "To the Wonder" di Terrence Malick, un inno alla natura, alla vita e all'amore e il film finlandese "Juha" del 1999, vero e proprio ritorno alle origini con tanto di didascalie tra un'inquadratura e l'altra e con gli attori che enfatizzano la recitazione come i divi di inizio secolo.

Una menzione a parte merita il film muto (senza quasi) "The Family Secret" di William A. Seiter, tratto da un classico della letteratura per l’infanzia con l'interpretazione di una delle più grandi baby dive di Hollywood. Diana Serra Cary, in arte "Baby Peggy", scoperta dal cinema a soli 19 mesi, a tre anni aveva già girato 150 two-reels per l’indipendente Century Studio. Oggi sopravvivono solo 5 lungometraggi con Baby Peggy, e "The Family Secret", conservato dalla Fondazione Cineteca Italiana, in edizione 35mm rappresenta un caso unico in Europa. Il film è stato restaurato dalla Library of Congress e dalla Cineteca di Milano, che ne ha edito un dvd facente parte della collezione “I Tesori del MIC”.

Venerdì 13 dicembre verrà inaugurata al MIC la mostra "In One All Movie – Opere visive" di Paolo Lipari, che presenterà l'intera pellicola cinematografica compressa in una sola immagine: il film diventa, così, un'opera d'arte. Da "Psycho" a "Kill Bill", da "I quattrocento colpi" a "Apocalypse now", ogni film in oggetto è omaggiato attraverso un sistema studiato per l'accelerazione del film sino al limite estremo della sua stessa percezione: il fotogramma singolo. Il risultato ottenuto è un'immagine in cui i fotogrammi del film risultano schiacciati uno sull'altro.
"Paolo Lipari" è Direttore di Dreamers, centro di formazione e di produzione, Titolare della casa di produzione Anni Luce, Regista di fiction, pubblicità, documentari. Tra i vari premi e riconoscimenti ricevuti il primo premio al Festival di Annecy nel 1998 e nel 2004. Il suo documentario "Due dollari al chilo" ha partecipato al Festival di Venezia del 2000 e ad altre prestigiose vetrine internazionali.

27/11/2013, 09:00