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TFF31 - STRIPLIFE, un giorno a Gaza


TFF31 - STRIPLIFE, un giorno a Gaza
Cinque registi (Luca Scaffidi, Nicola Grignai, Valeria Testagrossa, Andrea Zambelli, Alberto Mussolini) con Luca Gasparini al montaggio a tenere le fila del progetto: tante persone, tanti sguardi dietro al progetto "Striplife", documentario collettivo che racconta una giornata come tante nelle striscia di Gaza.

La cosa che più colpisce (tra le tante) guardando il progetto è l'uniformità che nonostante la sua natura il racconto completato mantiene: sono varie le storie e i personaggi che i registi hanno scelto di seguire, ma il "prodotto" finito è notevolmente compatto e sicuramente riuscito.

Ci sono i ragazzi che col parkour riutilizzano la città, specie i suoi tanti luoghi abbandonati e distrutti, c'è la giovane giornalista che cerca di fare il suo lavoro tra uno scoppio e l'altro, c'è l'ex-calciatore della nazionale costretto a smettere, ci sono i pescatori, i rapper, i contadini...
Vite apparentemente come tante, che testimoniano quanto poco sappiamo e immaginiamo di quell'area. Ma c'è - evidente, pur rimanendo sottotraccia - la difficoltà di vivere lì, stretti dalla morsa israeliana e dall'indifferenza del resto del mondo: il mare in cui pescare è chiuso, e per avere un buon quantitativo di pesce bisogna attendere una provvidenziale mareggiata, per rappare tranquilli bisogna nascondersi (è vietato farlo in pubblico!), e via così.

Senza proclami, senza retorica, senza morti o sangue, i cinque registi sono riusciti a mostrare la vita a Gaza in tutta la sua assurda e disperata realtà. Una scena, tra le tante, basta a far capire il concetto: dopo uno dei tanti blackout, uno dopo l'altro tutti, con estrema naturalezza, si avvicinano al proprio generatore e lo accendono, ripartendo (per l'ennesima volta).
La vita nella "striscia" è anche questo.

29/11/2013, 11:00

Carlo Griseri