FdP 54 - Nella settima giornata la Grecia come terra di
confine, la Cina di oggi e l’indipendenza del Camerun


FdP 54 - Nella settima giornata la Grecia come terra di confine, la Cina di oggi e l’indipendenza del Camerun
L’immigrazione attraverso la Grecia, paese di passaggio, nel profondo documentario dal titolo "L’Escale" (cinema Odeon, ore 21.30); la Cina di oggi e le restrizioni per i turisti in "Cha Fang" (cinema Odeon, 21.00) e lo sconosciuto Sherman, forse un eremita, che di giorno raccoglie i molluschi e la notte lavora in una misteriosa industria ittica in "Night Labor" (cinema Odeon, ore 16.00). La musica sperimentale con materiale di riciclo a Mosca in "Elektro Moskva" (Spazio Alfieri, ore 21.30) e il cinema di Pawel Łoziński, figlio di Marcel Łoziński, a cui il festival dedica una originale retrospettiva (Father & Son) che incontrerà il pubblico (alle ore 16 allo Spazio Alfieri) sono tra gli eventi in programma della settima giornata, venerdì 6 dicembre, del 54/o Festival dei Popoli a Firenze, tra cinema Odeon, Spazio Alfieri, Istituto Francese e auditorium Sant’Apollonia.

Al cinema Odeon si parte alle 16 con il film in concorso "Night Labor" di David Redmon, Ashley Sabin (USA, 2013). Protagonista Sherman che vive in un luogo apparentemente deserto, l’uomo esegue con calma e precisione quasi rituale gesti che sembrano essere la sua routine di eremita: di giorno la raccolta di molluschi, di notte il lavoro in una misteriosa industria ittica dove si muove in assoluta solitudine. Alle 17:30, l’evento speciale con la proiezione di "Yumen Cina", (USA, 2013) di J.P. Sniadecki, Xiang Huang, Xu Ruotao (Omaggio a J.P. Sniadecki, giurato del Festival). Il doc ritrae Yumen, una città industriale abbandonata nella provincia di Gansu, nel nord-ovest della Cina dove si aggirano dei personaggi che la esplorano, che improvvisano delle performance tentando di ricostruirne la memoria. Alle 19:00, in concorso, la proiezione di "Une feuille dans le vent" di Jean-Marie Teno (Francia/Camerun/Gabon, 2013) sulla storia della lotta dell’indipendenza camerunense raccontata da Ernestine, figlia di Ernest Ouandie, eroe della lotta sanguinosa di un paese segnato da repressione. La donna decide di raccontare al regista la storia della sua vita. Alle 21, in prima serata, in concorso, sarà proiettato "Cha Fang" di Zhu Rikun (Cina, 2013, 22 minuti) sul confronto tra “potere” - le forze di polizia - e “individuo” - lo stesso regista, sulle severe procedure di controllo che la polizia cinese riserva ai non residenti. Sempre in concorso a seguire "L’escale" di Kaveh Bakhtiari (Francia/Svizzera, 2013). In un angusto appartamento di Atene, Amir e i suoi compagni attendono i documenti falsi che spalancheranno loro le porte dell’Europa. La condivisione di giochi e disperazioni, i contrasti e gli affetti, non sono solo dettagli di vita quotidiana ma note necessarie, uniche, nell’attesa sfiancante di un futuro ignoto, forse feroce. La Grecia, terra di confine e d’incertezza che dilata il senso di precarietà, non è in grado di arrestare i sogni e le aspettative di chi è costretto a farvi ‘scalo’.

Allo Spazio Alfieri si parte alle 15.00 con la retrospettiva Father & Son e la proiezione dei corti "Sisters" (1999, 12’); "The way it is" (Polonia, 1999, 58’); "The Ukrainian Cleaning Lady" (2002, 19’) e "Inventory" (2010, 9’) di Pawel Łoziński. A seguire si terrà l’incontro aperto al pubblico con Pawel Łoziński. Alle 19.00, per la nuova sezione Lontano da Utopia, la proiezione di "Élevage de poussière" di Sarah Vanagt (Belgio, 2013) sul processo a Radovan Karadzic, incriminato per crimini di guerra dal Tribunale Penale Internazionale per la ex Yugoslavia dell’Aja. La regista ricostruisce gli atti attraverso documenti sconcertanti (foto, video, testimonianze) e rivela, attraverso la tecnica del frottage, compiuto nelle aule del tribunale, la zona d’ombra che si nasconde tra i “fatti” di guerra, le prove materiali, le immagini attraverso le quali è rappresentata e le loro successive interpretazioni. Alle 20:30 la proiezione "Being you, being me" di Alexandra Kaufmann (Italia, 2013, 42) nella sezione Panorama. E’ il delicato ritratto del fratello della regista, un ragazzo davvero speciale la cui vita è rimasta segnata da un incidente accadutogli da bambino. Alle 21.30 l’evento speciale Elektro Moskva di Dominik Spritzendorfer, Elena Tikhonova (Austria, 2013, 89’). Il film racconta la genialità e lo spirito di scienziati e artisti russi che hanno creato strumenti pionieristici con elementi di scarto capaci di influenzare ancora oggi la musica elettronica. Tramite materiale d’archivio e interviste a scienziati, collezionisti e musicisti, viene ripercorsa la connessione fra la ricerca militare sovietica e l’uso clandestino delle stesse tecnologie per la sperimentazione musicale.

All’Istituto Francese alle 17.30 continua l’omaggio a Parigi con la sezione Etudes sur une ville: Paris con le proiezioni di "La zone: au pays des chiffoniers" di Georges Lacombe (Francia, 1928, 35’) dedicata a la Zone, bidonville situata tra Parigi e la sua banlieu, abitata per lo più da straccivendoli che, fin dalle prime ore dell’alba, cercano di sopravvivere rovistando tra i rifiuti delle pattumiere. A seguire "Les Halles" di Boris Kaufman, André Galitzine (Francia, 1928, 22’) e (18.30) "La vie réelle (sans défense)" di Arnaud Gerber (Francia, 2013, 70’) sull’esperienza raccolta negli appunti e nelle lettere della filosofa Simone Weil che spinta dall’urgenza di conoscere la vita reale della classe operaia sperimentò la condizione dell’opoerario in fabbrica scoprendone la sofferenza, l’umiliazione e l’abbrutimento della dignità umana.

All’Auditorium Sant’Apollonnia alle ore 11 si terrà How I did It, l’incontro pubblico con tutti gli ospiti del Festival.

06/12/2013, 08:00