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Al via i Distretti culturali dei Festival del Cinema in Sicilia


Al via i Distretti culturali dei Festival del Cinema in Sicilia
Il Coordinamento dei Festival del Cinema in Sicilia rinnova il suo direttivo e si dirige verso una nuova impostazione di offerta culturale e turistica che sul territorio siciliano ridisegna nuove geografie per il cinema.

Rinnovate le cariche nel corso di un incontro che si è tenuto a villa Di Bella, a Viagrande, sede legale del coordinamento. Tatiana Lo Iacono, direttore organizzativo del Sicilia Queer filmfest di Palermo, è il nuovo presidente del Coordinamento dei Festival del Cinema in Sicilia, mentre il vice è Sino Caracappa, direttore artistico dello Sciacca Film Fest. Il nuovo segretario è Renato Scatà, direttore delle Giornate di cinema italiano/Floridia film fest, Riccardo Di Bella, direttore dello State Akorti è stato nominato tesoriere e Lisa Romano, direttore artistico dell’Ortigia Film Festival, consigliere. Il collegio dei probiviri è formato da Sebastiano Diamante, Ignazio Vasta e Giuseppe Gambina. Eletto anche un presidente onorario, il critico cinematografico, Sebastiano Gesù.

"Uno dei punti fondamentali" - ha dichiarato il regista Nello Correale, presidente uscente del Coordinamento - "è la riproposizione di una progettazione culturale da costruire su scala territoriale. L’idea è quella di creare dei distretti culturali composti dai festival cinematografici, per migliorare sia la comunicazione, creando quindi un calendario comune, sia la possibilità di ammortizzare le spese organizzative, inglobando tutto in una enorme macchina gestionale e comunicativa pronta a offrire ai turisti un valido programma culturale".

In questa direzione a Palermo, da più di un anno, alcuni festival si sono riuniti in un piccolo coordinamento, il Pafff, Palermo Fo(u)r Film Festival, di cui fanno parte il Sicilia Queer filmfest, Sorsi Corti, Sicilia Documentary filmfest, Sole Luna - un ponte fra le culture. Quattro festival che si offrono come un unico prodotto culturale, rimanendo distinti nelle loro peculiarità e nella loro identità. Infatti il prossimo calendario cinematografico partirà da maggio per arrivare alla fine di luglio 2014.

Allo stesso modo è stata creata nella zona più a est della Sicilia l’Ats Sudsudest cinema musica arte in Sicilia, che prevede un calendario unico di manifestazioni ed eventi culturali che si svolgeranno da luglio a ottobre nel territorio del Sud-Est siciliano. Partirà da Siracusa con Ortigia Film Festival per proseguire con il Festival Internazionale del Cinema di Frontiera (Marzamemi), State Akorti (Catania), VideoLab Film Fest (Kamarina), Sciacca Film Festival (Sciacca) e Peace Film Festival (Vittoria). L’intento è sempre quello di creare nuove sinergie tramite eventi collaterali e work shop.

Tra le altre proposte emerse dalla riunione del coordinamento ci sono la creazione di una rivista online dedicata al cinema in Sicilia, soprattutto a quello mediterraneo, per far scoprire agli spettatori un vasto e sconosciuto continente cinematografico "made in Sud". Un contenitore, insomma, che vuole specializzarsi nella promozione di scambi culturali internazionali, ma anche di promozione di giovani autori, registi, attori e scrittori.

Il direttore artistico di State Akorti, Riccardo Di Bella, si è inoltre reso promotore di un progetto, pensando bene di "mappare" i luoghi celebri del cinema in Sicilia. E lo ha fatto creando un enorme percorso cine-turistico che tocca tutte le località più importanti, ma anche gli angoli più nascosti, della regione. Movie in Sicily, questo il nome della app, vuole essere insomma un moderno Virgilio, che guida il turista verso quei luoghi sospesi tra sogno e realtà, dove il cinema è passato e ha lasciato una traccia indelebile.

"Ecco quindi" – ha dichiarato il nuovo presidente, Tatiana Lo Iacono - "la rinnovata progettualità del coordinamento che desidera fortemente imporsi a livello culturale, con evidenti ricadute sul piano turistico, non solo a carattere regionale, ma traspare il desiderio di una rinnovata internazionalizzazione e apertura verso i “mercati culturali” che sono soliti non appartenere al sud del mondo".

01/03/2014, 17:28