Dall'11 al 18 marzo la rassegna "Zero in Condotta: Focus
tra il Cinema Classico e il Cinema della Modernità"
Promossa dal Comune di Viggiano - con la collaborazione del Comune e dell’Istituto Comprensivo di Spinoso, dell’Istituto per Ragionieri e Geometri “F. Petruccelli Della Gattina” e dell’Istituto Comprensivo di Viggiano – si svolgerà dall’11 al 18 marzo 2014 la prima edizione della rassegna cinematografica “
Zero in condotta: focus tra il cinema classico e il cinema della modernità”, curata da
Mimmo Mastrangelo.
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Zero in Condotta” è uno dei capolavori in assoluto del cinema di tutti i tempi che i dizionari del settore riportano con quattro-cinque stelline di gradimento, cioè il massimo del giudizio. Il film di Jean Vigo non è solo la lettura del diritto sacrosanto dei minori a ribellarsi all’universo degli adulti quando questo si presenta gretto, autoritario e immorale, ma anche un inno alla libertà. Quella libertà che non si conquista una volta per sempre, ma va difesa istante per istante, giorno per giorno. Si è voluto titolare “Zero in condotta” questo piccolo contenitore proprio per stare in sintonia con il pensiero di Vigo, nonché per far conoscere un certo cinema classico in bianco-nero e proporlo ad un pubblico giovanile, tendenzialmente più attratto da una filmografia di intrattenimento e più frequentatore dei circuiti del web. Titoli come “Zero in condotta” di Jean Vigo, “Il Diario di Anna Frank” di George Stevens o lo stesso “Il monello” di Charlie Chaplin ( cui quest’anno ricorre i cento anni della nascita della maschera Charlot) specchiano una filmicità classica, nel senso che, nonostante il tempo passi, fanno parte di quelle pellicola che hanno da affermare sempre qualcosa,tant’è che le loro storie immagini possono considerarsi sempre moderne, la loro visione costituisce puntualmente una scoperta... E tuttavia va detto: se è vero quanto affermava il grandissimo regista francese Eric Rohmer che la missione del cinema è quella di dirigere i nostri occhi verso gli aspetti del mondo per i quali non avevano ancora avuto attenzione, allora diventa naturale o scontato che un progetto come “Zero in condotta”, rivolto principalmente agli alunni delle scuole di ogni ordine e grado delle comunità della Val D’Agri, vuole significare l’approccio ad un certo cinema d’impegno e valutarlo (ed analizzarlo) sia dal lato contenutistico e tematico che da quello linguistico ed estetico . Ma “Zero in condotta” nasce altresì con l’obiettivo di restituire al cinema la complessità e la problematicità del presente, del mondo in cui viviamo (e il film “Trashed” di Jeremy Irons incarna questa problematicità), quindi di assegnare alle immagini che scorrono sullo schermo la natura di uno specchio che riflette la realtà e la storia. E non solo: con la prima edizione di “Zero in condotta” si vuole avviare un percorso che, parafrasando lo scrittore ed educatore Gianni Rodari, possa mettere in condizione i suoi spettatori (o fruitori) di cercare non immagini per stare in una logica di mercato o futilità, ma immagini (e suoni) per pensare, per oltrepassare certi steccati di giudizio, per provare a scoprire il mondo anche con gli occhi degli altri" - ha dichiarato
Mimmo Mastrangelo.
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06/03/2014, 13:37