L'AngOlO StraNieRo - "NYMPH()MANIAC, Volume I"


La prima uscita del regista Lars Von Trier da quando è diventato persona non grata al Festival di Cannes nel 2011. Il sesso preso con serietà e ironia


L'AngOlO StraNieRo -
Dopo l’Anticristo del 2009 e Melancholia del 2011, arriva il terzo capitolo della trilogia della depressione "Nymphomaniac, Vol.I", uscito in Italia il 3 aprile in versione ridotta e vietato ai 14 anni.
Il buon samaritano Seligman, Stellan Skarsgård, soccorre in un vicolo Joe, interpretata da Charlotte Gainsbourg, una donna apparentemente vittima di una rapina, e l’accoglie nel suo appartamento. Qui ascolta il racconto della vita di chi ha iniziato già in età adolescenziale ad avere rapporti sessuali con un gran numero di uomini. La storia di una “ninfomane”, come si auto definisce la stessa Joe, che dopo aver perso la verginità a 15 anni con Jerome, ex star di Transformers, Shia LaBeouf, scopre il suo potere come donna. Sulla soglia dei 50 anni e dopo aver usato il suo corpo come arma per sconfiggere l’idea romantica che la società ha dell’amore, Joe si sente adesso “un terribile essere umano”.

In un mix di generi e genitali, la storia procede attraverso una serie di flashback dove Joe ripercorre la sua evoluzione sessuale, gli exploit giovanili sono interpretati da Stacy Martin, mentre Seligman, con crescente eccitazione, tenta di inquadrare in teorie scientifiche il comportamento predatorio della donna trovando improbabili analogie con le strategie della pesca con la mosca. Così anche il numero degli incontri sessuali diventano per l’uomo espliciti riferimenti ai numeri di Fibonacci, una sequenza matematica spesso associata con l'enigma dell'universo, e al Cantus Firmus di J. S. Bach, la melodia che fa da base ad una composizione polifonica. Tra gli altri protagonisti oltre a Christian Slater, padre affettuoso che trasmette alla figlia l’amore per la natura, c’è Uma Thurman che nella sua interpretazione maniacale di uno degli amanti di Joe regala uno dei momenti migliori del film.

Chi si aspettava una furia orgiastica di atti sessuali, nei titoli di coda si viene informati che per le scene “unsimulated” sono stati usati attori porno, si ritrova a seguire, con spunti estremamente divertenti, un delirante e criptico discorso psico-filosofico sulla sessualità: rovina dell'uomo o autoliberazione della donna? Per arrivare alla conclusione che nessun argomento ragionevole può spiegare il finto perbenismo degli uomini e i seducenti misteri femminili.

04/04/2014, 17:58

Monica Straniero