Roberta Da Soller co-protagonista di Piccola
Patria e nel nuovo film di Mazzacurati
Roberta Da Soller è uno dei volti emergenti della scena cinematografica italiana. Coprotagonista nell'esordio del regista padovano Alessandro Rossetto "
Piccola patria", girato in Veneto, Friuli, a Trento e Bolzano, accolto favorevolmente da critica e pubblico alla Mostra del Cinema di Venezia e selezionato al Festival del Cinema di Rotterdam, in sala dal 10 aprile, Da Soller, accanto ad un altro giovane talento come quello di Maria Roveran, interpreta Renata, una ragazza schiva, chiusa, profondamente legata all'amica Luisa, con cui divide un non-futuro e la voglia di scappare, da un luogo che non offre nulla, attraverso la via che tutti hanno insegnato loro, quella dei soldi. Un ruolo che ha aperto in lei delle domande profonde: "
il ruolo di Renata non si è esaurito con l’ultimo giorno di riprese. Ad Alessandro interessava tutto quello che io avevo cercato di rimuovere negli anni. A lui interessava il dialetto, quello sguardo che mi scappava quando guardavo certe persone o sentivo certi discorsi, quelle reazioni che avevo quando qualcuno mi toccava."
Roberta nata a Cison di Valmarino (TV), ha studiato lingue a Venezia e ha poi intrapreso la via del teatro sperimentale, divenendo curatrice nello spazio S.a.L.E Docks a Venezia, direttrice artistica del festival "Al Limite" d'arte contemporanea, ed ha poi partecipato a due Biennali come performer per Dora Garcia (Padiglione Spagnolo 2011) e soggetto di riprese per Mabel Palacin (Padiglione catalano). Nel film, l'opera postuma di Carlo Mazzacurati, "
La sedia della felicità", in uscita il 24 aprile, è Pamela, apprendista estetica, un ruolo buffo: "
mi dissero di improvvisare una scena in cui dovevo impazzire, immaginare che mi stessero pignorando gli strumenti di lavoro nel mio centro estetico. Di fronte a me c’era un omone che faceva finta di trascinarsi dietro qualcosa e io mi buttai urlando su di lui…dico le battute e d’improvviso gli tiro un pugno sulla spalla… spiegare il mio personaggio è raccontare un po’ questo, quando incontrai Carlo e poi andai sul set…in tanti mi dissero “tu sei quella del pugno”!"
24/04/2014, 12:07