Note di regia de "Il Cielo in Me. Vita Irrimediabile di una Poetessa"
(…) Il percorso narrativo e visivo vuole mettere a fuoco gli snodi più importanti della vita e della poesia di Antonia Pozzi. Il film documentario è il ritratto di una poetessa e di una giovane donna di grande talento e sensibilità, che ha cercato di vivere nel modo più intenso e completo possibile, scontrandosi con le rigidità familiari e culturali. La poesia è stata per lei il luogo sacro in cui raccontare il proprio sé più autentico e appassionato, forte e nello stesso tempo dolente, pieno di vita, anche se in costante dialogo, sin da giovanissima, con la morte.
Antonia Pozzi amava ritagliarsi momenti di libertà in montagna (...). Attraverso le sue poesie e le immagini da lei scattate, abbiamo ricostruito anche il suo rapporto con Pasturo, con la gente semplice di montagna, con i poveri della periferia milanese.
Il film propone un viaggio intimo nella vita, nelle emozioni, nei pensieri più profondi di Antonia Pozzi. Sono state intervistate le persone che l’hanno conosciuta, studiata e amata, in particolare Lucia Castelletti, ultranovantenne, che è stata sua compagna di giochi a Pasturo.
Ci sono le testimonianze della professoressa Graziella Bernabò, (...), di Fulvio Papi (...), e di Gabriele Scaramuzza (...). Non poteva mancare l’importante testimonianza di Suor Onorina Dino, che ha curato la pubblicazione di tutte le opere di Antonia Pozzi, contribuendo in modo determinante alla divulgazione della sua poesia e alla valorizzazione della sua memoria. (…)
09/05/2014, 09:37