SANGUE SPARSO - Conferenza stampa
7 gennaio 1978: agguato di Acca Larentia, zona romana del Tuscolano. Cinque ragazzi appartenenti ad una sezione di estrema destra svolgono attività di volantinaggio e, proprio in quel momento, vengono attaccati da alcuni uomini armati. È l'inizio di una serie di episodi violenti che caratterizzeranno i cosiddetti “anni di piombo” e che porteranno alla morte di moltissimi giovani, sia di destra, sia di sinistra.
Su come si è articolato il percorso di "
Sangue Sparso",
Emma Moriconi ha spiegato: “Ringrazio innanzitutto Francesco Storace che mi ha incoraggiato a raccontare storie ormai chiuse in un cassetto. Mi sono messa a scrivere la sceneggiatura sentendo parlare i diretti protagonisti di quegli anni di sangue. Maurizio Lupini è colui che dal '78 ha mantenuto viva la memoria. La percezione del pericolo per le strade poteva attanagliare gli animi di giovani di cui non se ne è più parlato. Spesso si creano polemiche ma non c'è provocazione in questo film, c'è solo il ricordo. Sangue Sparso ha lanciato un messaggio chiaro in termini di pace, non c'è mai un riferimento cattivo ai ragazzi “dell'altra parte”. Ho voluto lanciare un messaggio per ricordare quegli anni di sangue tra il dopo guerra e gli anni di oggi. Questo paese ha bisogno di ritrovarsi. Apprezzo che il Mibact ci abbia aiutato a finanziare un film di destra e sono contenta che abbia qualificato il film come di interesse culturale. Mi importa che quelle storie costituiscano interesse culturale per questo stato. Io ho raccontato la storia di una generazione, faticosamente, ma ringrazio la Regione Lazio che ha dato il proprio patrocinio all'idea. Dopo l'uscita distribuiremo gratuitamente dei dvd del film per le scuole della Regione Lazio. Dal 12 giugno il film uscirà anche a Firenze a Cagliari, e nelle settimane successive uscirà anche in altre città, ma non so con esattezza in quante copie uscirà”.
Ha preso poi la parola l'autore delle musiche
Paolo Carlomè: “Abbiamo iniziato con Emma che ringrazio per l'opportunità. Lei all'inizio mi ha spiegato le tematiche e siamo partiti dalla sceneggiatura. Quando era sul set ho iniziato a comporre le musiche per i titoli di testa e di coda. La musica enfatizza certe emozioni. Il film è eterogeneo e la musica si adatta molto a quello che viene fatto vedere”.
Infine è intervenuto
Maurizio Lupini, che ha dato la sua testimonianza di superstite a quel dramma e che quindi ha contribuito alla ricostruzione di questa vicenda: “Ringrazio Emma per aver abbattuto il muro delle mie perplessità. Io ho vissuto quel periodo e le immagini che mi porto ancora appresso sono indelebili e appartengono ad una ferita che non si chiuderà mai. Continuo a mio modo a fare politica. All'epoca combattevamo per la giustizia sociale, ma purtroppo la politica è stata sconfitta dall'astensionismo. Il film raccoglie delle notizie fedelissime e ripercorre quel periodo con tutti i militanti”.
12/06/2014, 18:16
Margherita Pucello