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Ultima giornata per "Life After Oil"


Ultima giornata per
La prima edizione di "Life After Oil", diretta dal documentarista Massimiliano Mazzotta come sezione del "IX Sardinia Film Festival", si conclude a Martis domenica 3 agosto.

Anche l’ultima giornata ha un’agenda ricca di incontri, musica, attività e, naturalmente, tanti film di tematica ambientale da vedere. Domenica il festival dedica un’attenzione speciale ai i bambini perché a loro, soprattutto, deve essere garantito un futuro meno inquinato e più verde. Appunto per trasmettere ai più piccoli, attraverso il gioco, la conoscenza di materiali ecologici, l’Associazione Nazionale Città della Terra Cruda organizza un laboratorio didattico (17.30, piazzale esterno di “Sa Tanca de Idda). I bambini realizzeranno oggetti in terra cruda e vedranno come si costruiscono i mattoni dello stesso materiale, caratteristici della Sardegna e di altre civiltà.

Attraverso il laboratorio, il festival vuole richiamare l’attenzione su un materiale ecologico che, secondo uno studio dell’Onu, è il più utilizzato da metà della popolazione mondiale per costruire case, oggi purtroppo minacciate dalla speculazione edilizia e dalla cementificazione.

Le proiezioni dei film iniziano alle 17, all’interno di “Sa Tanca de Idda”, con il documentario From grain to painting-Dal chicco al quadro di Branko Istvancic, dedicato a una forma d’arte popolare croata: la realizzazione di quadri attraverso l’intreccio raffinato e sapiente della paglia. Alle 18.15 è in visione la docu-fiction Supra natura di Seth Morley -alias Claudio Cecconi- & Dem. Grazie alla potenza di immagini liriche e coinvolgenti, il film, si legge nella sinossi, «racconta la relazione tra Uomo e Natura: il suo estraniamento, la sua crisi esistenziale e la conseguente alienazione. Attraverso temi quali la morte, la vita, la fascinazione magnetica dei sogni assistiamo alla rinascita dell’essere umano che sacrifica la sua parte più malata».

Di sera, alle 21, il festival si sposta in piazza San Giovanni/Regina Elena. Le proiezioni partono con "Ladiri" di Andrea Mura, che racconta la costruzione tradizionale delle case in terra cruda nel sud della Sardegna. Da non perdere, poi, "The Lithium revolution-La rivoluzione del litio" (alle 21.30) del regista tedesco Andreas Pichler. Il documentario è un po’ l’emblema della filosofia che sta alla base del Premio Life After Oil. Infatti –come racconta l’autore, che sarà presente tra il pubblico- in un mondo dove si fabbricano sempre più automobili, destinate soprattutto ai Paesi emergenti, l’energia pulita del litio potrebbe essere la risposta alla crisi che seguirà l’esaurimento del petrolio.

Dopo la premiazione dei film (alle 22.40), la serata prosegue con l’anteprima nazionale di Cazz boh, il nuovo videoclip dei musicisti sassaresi Nasodoble, realizzato da Laura Piras. Il video, come racconta il cantante Alessandro Carta, «è una “trallallera” condita di riso sardonico che mette a fuoco il disastro politico, sociale, mafioso, militare ed industriale della Sardegna degli anni zero, sostenuta dall'adesione di alcuni fra i più importanti musicisti sardi di oggi (Ilaria Porceddu, Joe Perrino, Beppe Dettori e Francesco Piu) e dal consenso popolare virale suscitato dalla stessa canzone, buttata lì, su YouTube, questo inverno, nel mezzo della campagna elettorale regionale». Alessandro Carta si esibirà in concerto insieme al violinista dei Nasodoble Peppino Anfossi e al chitarrista Andrea Fanciulli.

02/08/2014, 13:42