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Note di regia di "Rosa - Cantatrice del Sud"


Note di regia di
Provare a raccontare Rosa, la Rosa cantante, la Rosa donna della Sicilia post-bellica, la Rosa aggressiva e impaurita, non č impresa semplice. Non lo č perchč, poco a poco, ci si accorge che davvero la sua storia non č semplicemente la sua personale odissea ma č davvero la “summa” della complessitŕ di un’isola in un mondo e in un tempo che ci appaiono al contempo prossimi e lontanissimi.

Il film cerca di raccontare Rosa attraverso un mosaico di suggestioni : frammenti di ricordi di coloro che le hanno vissuto accanto si mischiano cosě alle voci dei suoi concittadini che, a loro volta, si fondono con il canto – ruvido e possente – della Rosa cantatrice. Rosa si racconta attraverso i suoni ma anche attraverso le visioni e i luoghi della Rosa licatese: nei vicoli della Marina e dei quartieri limitrofi, nelle campagne di Campobello, Riesi, Butera dove, si scoprono paesaggi in divenire: un mix di staticitŕ atemporale e di accelerata modernizzazione: vicoli e strade sospesi nel tempo – pressocchč identici al tempo in cui Rosa li percorreva – e scorci di campagna attraversati da una frenetica mutazione: il verde degli ulivi e del grano, l’ocra della terra e dei casolari, il bianco delle immense distese di serre.

Rosa appartiene al passato di questa terra? Difficile rispondere, di certo il “suo” tempo ha lasciato un’incisiva impronta nel “nostro” presente, un’ereditŕ che potremmo definire “ingombrante” e con la quale non si puň non fare i conti. Rosa č perturbante; ce lo raccontano coloro che l’hanno conosciuta. Ce lo dice Manfredi che con Rosa ha vissuto quattro anni e che ha contribuito ad accrescere in lei la consapevolezza di essere “voce del Sud”, ce lo racconta Cesare Milaneschi che di Rosa č stata la guida musicale agli inizi della sua carrieta, ce lo racconta Felice Liotti che di Rosa č grande estimatore e sincero amico in vita come ora, ce lo raccontano le voci di Licata raccolte tra i vicoli della Marina, ce lo racconta Don Umberto Traina che conobbe Rosa quando lei viveva ancora a Licata, lottando contro la fame ed un marito violento…. ce lo racconta Rosa: la sua voce fantasmatica , estratta da un’intervista rilasciata pochi mesi prima della sua morte, che racconta di rabbia, frustrazione e orgoglio.

Dario Riccobono