ARANCE E MARTELLO - Da "Venezia 71" il film di Zoro
Č il debutto nella regia cinematografica di
Diego Bianchi, originariamente noto come Zoro e da qualche anno figura nuova della tv (Rai Tre) italiana.
"
Arance e Martello" č costruito come un omaggio al cinema di
Spike Lee, ricalcando la struttura di "
Fa' la cosa giusta", con qualche citazione di "
Malcolm X" e altri.
In una giornata particolarmente calda dell'estate 2011, a Roma quartiere San Giovanni, arriva la notizia della chiusura, da parte del Comune, del mercato alimentare di zona.
Diego Bianchi, in giro con l'immancabile telecamerina riprende e racconta la cronaca degli eventi. La protesta sfocia nell'occupazione dell'ormai deserta sezione del PD, terreno fertilissimo per le battute di Zoro, con suoi i pochi iscritti e tesserati rimasti ultimo baluardo contro lo strapotere delle istituzioni.
Diego Bianchi monta con grande intelligenza, insieme ad
Alessandro Pantano, parti girate da lui, inquadrature di finzione, interviste e commenti con gli interventi dei bravi attori che, malgrado il taglio inconsueto, fanno funzionare il film come gli episodi di Zoro e anche meglio.
Presentato fuori concorso alla
Settimana Della Critica, "
Arance e Martello" č un'operazione riuscita e lo stile di
Diego Bianchi ha un suo appeal anche sul grande schermo. Č un'opera prima molto simile ai lavori per il web e la tv ma la sua bravura, anche se contaminata, č evidente anche al cinema. Un'eventuale secondo film, girato in modo classico, potrā darci la certezza che il regista e sceneggiatore Zoro ha un futuro anche qui.
Tra gli interpreti si distinguono
Francesco Acquaroli, Antonella Attili, gestori alla "casalinga" della sezione PD, Stefano Altieri vecchio iscritto dall'aciditā puntuale, e Giorgio Tirabassi nei panni del Sindaco "pro tempore" della cittā in quella calda e movimentata estate.
08/09/2014, 10:00
Stefano Amadio