Su Rai Storia "Dai Nostri Inviati. La Rai
racconta la Mostra del Cinema 1980-1989"
Rai Cultura presenta "
Dai Nostri inviati. La Rai racconta la Mostra del Cinema di Venezia, 1980-1989" di Giuseppe Giannotti, Enrico Salvatori e Davide Savelli, in onda mercoledì 10 settembre 2014 alle 21,30 su Rai Storia – ch. 54 del digitale terrestre e ch.23 TivùSat.
Il quarto capitolo del programma è focalizzato sul periodo 1980-1989, anni ricchi di importanti novità. A raccontarli, un giovane Vincenzo Mollica al fianco del pioniere dei cronisti Rai, Lello Bersani che con Marilisa Trombetta, Beniamino Placido e le quotidiane ore di diretta della neonata Rete 3, mostrano volti e storie dei protagonisti del red carpet. Il documentario parte con Carlo Lizzani, è il 1980, appena riconfermato direttore della Mostra e si assiste al ritorno dei premi dopo le contestazioni del 1968 permettendo così a Venezia di tornare a competere con Cannes, mentre Michelangelo Antonioni porta al Lido il suo Il mistero di Oberwald. L’anno successivo al Lido compare un divo internazionale come John Travolta - protagonista del film di Brian De Palma Blow Out - e si afferma una giovane promessa del cinema italiano, Nanni Moretti. Nel 1982, cade il cinquantenario della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia e il Lido vede sfilare i grandi autori dello schermo, premiati con un Leone d’oro alla Carriera, tra i quali Alessandro Blasetti, Frank Capra, Jean-Luc Godard, Cesare Zavattini, Luis Buñuel, Alexander Kluge, Satyajit Ray, Michael Powell, George Cukor, Akira Kurosawa, molti presenti alla premiazione. Nel 1983 arriva alla direzione Gianluigi Rondi, già direttore delle contestate edizioni del ‘71 e ’72; la sua linea è sostanzialmente di continuità con il predecessore: poca mondanità, molta cinefilia e attenzione alle nuove tecnologie. La Mostra dell’83 ha una coda da film di spionaggio che ricorda quanto l’ordine mondiale sia ancora influenzato dalla Guerra Fredda; fa il giro del mondo la notizia della fuga dal Lido dell’inviato sovietico Oleg Bitov per dissidenze con il regime sovietico. Nella mostra del 1984 fanno scalpore le critiche di alcuni giurati, lo scrittore tedesco Gunther Grass, il poeta spagnolo Rafael Alberti, il poeta sovietico Evgenij Evtušenko al film di Pasquale Squitieri, Claretta, dedicato alla figura dell’amante del Duce. Con il 1985, alla 42esima Mostra sbarcano gli americani con un’opera destinata al grande successo commerciale, Ritorno al futuro di Robert Zemeckis con Michael J. Fox prodotta da Steven Spielberg. In quella edizione i premi alla carriera, come a Federico Fellini, sono consegnati da Giulio Andreotti, allora Ministro degli affari esteri sotto lo sguardo del neoeletto Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, prima e per ora unica volta in cui il Capo dello Stato italiano è stato presente alla Mostra del Cinema. Nel 1986, i riconoscimenti per le migliori interpretazioni premiano Carlo Delle Piane e la giovanissima Valeria Golino. L’edizione della Mostra 1987, non ha un Direttore e viene chiamato il critico Guglielmo Biraghi come curatore. Alla Mostra si affacciano tematiche difficili e nuove, l’amore omosessuale, l’olocausto, le discriminazioni razziali ai tempi del fascismo. Nel 1988 finalmente conquista il Leone d’oro un film italiano, La leggenda del santo bevitore di Ermanno Olmi, premiato dalla giuria presieduta da Sergio Leone. Nel 1989 la coppa Volpi viene consegnata ex aequo a due attori italiani, Massimo Troisi e Marcello Mastroianni, protagonisti del film di Ettore Scola Che ora è.
09/09/2014, 14:52