Fiaticorti: per la prima volta il premio massimo ad una regista donna
La XV edizione di
Fiaticorti, Festival internazionale del cortometraggio organizzato dal Comune di Istrana (Treviso) in collaborazione con Progetto Giovani di Istrana, viene vinta dai temi forti, dalle attualità scottanti.
Annunciati con una conferenza stampa alla libreria Giunti al Punto di Treviso, sul palco del cinema dell’Aeroporto militare di Istrana – Treviso ieri venerdì 7 novembre sono saliti quattro registi stranieri e un regista padovano, vincitori degli altrettanti premi in palio, con racconti brevi ma di straordinaria intensità, che hanno regalato al pubblico in sala (oltre 300 persone per un consueto sold out già diversi giorni prima della finale) un emozionante e inconsueto giro del mondo. Dal Kosovo alla Spagna, alla Tanzania, alla Francia, fino al Kurdistan attraverso piccole o grandi aggregazioni umane, dalla coppia alla famiglia, dall’azienda al villaggio, fino alla periferia urbana. “I cortometraggi in gara quest’anno e così anche i vincitori – ha sottolineato Bartolo Ayroldi Sagarriga, direttore artistico del festival – riflettono la crisi in tutte le sue declinazioni, materiale, morale, di valori. Molti di essi parlano della morte, numerosi per fortuna però denotano ancora la voglia di riderci sopra”.
Il massimo riconoscimento, il
Premio FiatiCorti, è stato assegnato alla talentuosa regista kosovara Lendita Zequiraj, che ha concorso con “
Balcony” (Kosovo, 2013, durata 20 minuti), cortometraggio che è stato inserito nelle selezioni ufficiali della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia 2013, di Telluride Film Festival, Palm Springs Corto Fest, Hamptons Film Festival e molti altri prestigiosi concorsi. È la prima volta nella storia di Fiaticorti che il premio massimo viene assegnato ad una donna.
“Balcony”, partendo da una vicenda che costringe tutti col naso all’insù (un bambino sta pericolosamente seduto sul balcone del proprio appartamento al quarto piano di un palazzo popolare), racconta, alternando momenti drammatici a piccoli sprazzi di comicità, la vita nella periferia kossovara di oggi e i diversi ceti sociali, tra ragazze emancipate, piccoli bulli di quartiere, “figli di papà”, coppie con la puzza sotto al naso e autorità impreparate (e non mancano sentimenti contrastanti verso l’internazionale Kosovo Force – KFOR).
Il
Premio FiatiComici è andato invece a “
Democracia” (Spagna, 2013, durata 10’40’’) di Borja Cobeaga, regista che ha ottenuto più di un centinaio di premi, tra i quali una nomination all’Oscar per “Éramos pocos” e una candidatura al Goya con “La primera vez”. “Democracia” narra, in un crescendo di comicità, l’inconsueto e bizzarro esperimento del capitano di un’azienda per creare coesione tra i propri lavoratori. Come già accaduto nell’edizione 2011, quando vinse “Stand by me” di Giuseppe Marco Albano, ecco sul podio un altro cortometraggio comico sul tema più delicato e tabù, la morte.
FiatiVeneti invece è stato consegnato al ventinovenne regista e documentarista di Cittadella - Padova
Paolo Bernardi, regista di “
Mama Jaky”, poetico racconto degli ultimi giorni di gravidanza di una giovane donna tanzaniana, tra la razionalità del rapporto con i medici dell’ospedale e la magia delle credenze del villaggio, una produzione di Medici con l’Africa Cuamm sulla maternità in Tanzania.
Infine,
Premio Migliore Interpretazione all’attore francese Benoit Thiebault, protagonista di “Un tour deche ville” (Francia, durata 12’), regia di Guillaume Levil, per la capacità di interpretare con credibilità un film che giustappone toni molto diversi con improvvise virate dal comico al tragico.
A questi quattro tradizionali riconoscimenti quest’anno si sono aggiunti anche il
Gran Premio della Giuria (composta dal filosofo Umberto Curi, dal docente e critico cinematografico Alessandro Cinquegrani e dai vincitori FiatiCorti 2013 Diego Scano e Luca Zambolin), assegnato a “
Home and key” del curdo Shwan Attoof, specchio emozionante del tragico destino del popolo curdo, e il
Premio Cinemabreve, promosso dall’omonimo portale, assegnato a “
Balcony”.
“Nota importante, - ha voluto sottolineare Ayroldi - è stata la presenza del regista iracheno e del suo staff ieri sera all’Aeroporto militare di Istrana, oltre che il messaggio inviato dalla console curda in Italia: un bell’episodio di apertura e dialogo, che passa attraverso il potente mezzo del cortometraggio”.
Non solo, nella XV edizione è stato inserito anche il
Premio Speciale Admor – Adoces, nato dalla collaborazione tra Fiaticorti e l’associazione trevigiana presieduta da Alice Vendramin Bandiera e affiliata alla Federazione Italiana Adoces (Associazioni donatori cellule staminali). La sfida di ideare una comunicazione innovativa e convincente per promuovere la donazione di midollo osseo, in particolare tra i più giovani, è stata vinta da Mattia D’Andrea con un corto realizzato in collaborazione con il Mogliano Rugby, “
Il passaggio”. La giuria del Premio Speciale Admor – Adoces ha inoltre assegnato una menzione speciale a “
Johnny, mio fratello” di Alessandro Righetti (Domodossola).
“Grazie a Fiaticorti – hanno sottolineato il sindaco di Istrana Enzo Fiorin e l’assessore alla cultura Mariagrazia Gasparini – molti registi che non possono esprimersi nel proprio paese (come è stato per l’iraniano Alì Asgari due edizioni fa, o è oggi per Shwan Attoof) trovano voce e risonanza”.
08/11/2014, 10:01