Note di regia di "Frastuono"
Perché un film sulla musica e sui giovani?
Abbiamo voluto raccontare una storia che interrogasse il crescere oggi, che scorresse nel frastuono contemporaneo dei suoni, ma anche delle prospettive.
La pratica musicale è una curiosa palestra di relazioni, ed è difficile pensare a uno strumento di conoscenza del linguaggio giovanile che sia meno mediato, meno supino, più efficace e potenzialmente dirompente. Per gli adolescenti la musica è un’occasione per mostrarsi realmente diversi, eversivi, irrequieti, è la possibilità di portare avanti un progetto, individuale o collettivo, raccontato con suoni e parole, prima di sedersi sulle poltrone della vita normale, delle convenzioni, delle inibizioni.
Nel corso di oltre tre anni di riprese questo film è mutato, naturalmente, ma l’intenzione del lavoro è rimasta la stessa: provare a raccontare l’adolescenza con la massima onestà e delicatezza. Filmare degli adolescenti per un periodo così lungo è stato possibile solo innescando un processo di relazioni guidato da regole non scritte tra chi filmava e chi veniva filmato. Le ragazze e i ragazzi che appaiono e scompaiono in questo film si sono messi in gioco senza paura e hanno accettato di perdere e guadagnare tempo insieme a noi che, a debita distanza, ne osservavamo il cambiamento.
Davide Maldi, Lorenzo Maffucci, Nicola Ruganti