TFF32 - "Memorie", in viaggio con Roberto Monte
In un suo scritto Mario Soldati afferma che "
il viaggio è un sentimento, non soltanto un fatto". Queste brevi parole rappresentano forse la migliore chiave di lettura per "
Memorie - In Viaggio Verso Auschwitz" di Danilo Monte, un documentario che mostra il viaggio speciale intrapreso da due anime tanto lontane quanto vicine.
Assoluto protagonista del film è il trentenne Roberto, fratello del regista con lunghi trascorsi da tossicodipendente. Fin da giovani i due presero strade molto distanti, e se Danilo ebbe modo di realizzarsi negli studi universitari diventando poi un filmmaker, Roberto cercò sempre più spesso di riempire un grande vuoto emotivo con l'eroina, finendo per non riuscire più a vedere coi propri occhi cosa di bello potesse offrirgli la vita.
Roberto non sembra nemmeno accorgersi della perenne presenza della macchina da presa di suo fratello, e lungo tutto il percorso dall'Italia alla Polonia a bordo di numerosi treni, prende vita il suo flusso di coscienza, un insieme di emozioni contrastanti e rabbiosi ricordi che come un fiume in piena coinvolgono Danilo e al tempo stesso lo spettatore.
L'autore utilizza vecchi filmini di famiglia per cadenzare una discussione tanto lunga quanto autentica, frutto della mente lucidissima di un giovane uomo che negli anni passati in comunità, in prigione e in psichiatria, ha avuto modo di riflettere così tanto su se stesso, che le sue affermazioni possono apparire estreme ma assolutamente inattaccabili.
Dopo essere stato al centro dell'attenzione per tutto il film e aver parlato di se ripetutamente, nel finale Roberto rimane inerme dinnanzi alla potenza emotiva che solo un luogo come Auschwitz è capace di emettere. Ma prima del silenzio e della contemplazione si concede ancora una riflessione, con parole così perfette e profonde da fare invidia allo sceneggiatore più illuminato.
"
Memorie - In Viaggio Verso Auschwitz" è un film che ti sorprende minuto dopo minuto e ti costringe a riflettere attentamente su cosa nella vita di oggi ha davvero valore.
25/11/2014, 08:15
Antonio Capellupo