Fondazione Fare Cinema
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Note di regia di "Janara"


Note di regia di
Il progetto “JANARA” nasce quasi per caso circa otto anni fa. Insieme ad alcuni amici - tutti appassionati di fotografia - giravamo in caravan alla scoperta di nuove borgate medievali da fotografare. In quel freddo mese di dicembre decidemmo di “esplorare” il Beneventano. La prima meta fu Guardia San Framondi, poi ci spostammo nel confinante paesino di San Lupo. Dopo pochi scatti, mi resi conto che le scenografie naturali che stavo fotografando potevano essere delle ottime location dove ambientare un film.

Sulla via del ritorno notai sull’uscio di una casa contadina, alla periferia di San Lupo, un’anziana signora intenta a trasportare in casa della legna. Chiesi alla donna se poteva indicarmi dove acquistare alcuni prodotti tipici da portare a casa. La vecchietta mi rispose che poteva vendermi qualche salame, formaggio di capra, uova fresche o addirittura un pollo ruspante! Ci fece accomodare in casa vicino al camino e cominciammo a chiacchierare. Le spiegai perché eravamo lì e come i luoghi appena visitati avessero sollecitato la mia fantasia e che ero alla ricerca di una storia da raccontare per poterli mostrare in video. “Te la racconto io una Storia” mi disse. Fece una breve pausa e guardandomi fisso negli occhi, mi chiese: “La conosci la storia della Janara?”.

Fu così che per la prima volta appresi la leggenda della Janara, restandone così affascinato, che appena rientrato a casa cominciai subito una ricerca accurata sulla leggenda e sugli aspetti antropologica e magico/religiosi legati a questa figura della. La Janara aveva stregato anche me.
Il progetto restò nel cassetto per qualche anno fin quando non decisi di rispolverarlo e grazie alla mia testardaggine e all’incontro con Alessandro Riccardi e Gianluca Varriale della VARGO FILM, il sogno è diventato realtà. Unendo tutte le nostre forze il film è stato realizzato ed è riuscito nel suo intento di raccontare uno spaccato di un piccolo paesino di provincia, dove la memoria resta un filo sottile che ha lo scopo di rilegare le pagine del futuro: mezzo di aggregazione e di conoscenza, di quello che siamo stati, di quello che siamo e soprattutto, di quello che saremo.

Roberto Bontà Polito