TERRA DI TRANSITO - L'Europa, labirinto per i migranti
Non è il primo documentario che affronta le vicissitudini dei migranti in Europa (per citarne due soli, tra quelli che hanno al centro del loro racconto l'assurdo regolamento di Dublino:
"Altra Europa" e "Io sto con la sposa"), ma propone ulteriori spunti di riflessione e un aggiornamento mai inutile:
"Terra di Transito" di Paolo Martino è stato prodotto dall’Associazione A buon diritto con Luce-Cinecittà e ha ottenuto il Patrocinio della sezione italiana di
Amnesty International.
La storia è quella di
Rahell, che ha intrapreso un duro viaggio dal Medio Oriente all’Europa per ricongiungersi alla sua famiglia, da anni rifugiata in Svezia. Ma quando arriva in Italia una legge europea lo imprigiona in quella che per lui è solo una terra di transito.
Martino, giovane reporter e documentarista, classe 1983, ha il grande merito di saper raccontare una materia complessa e scomoda facendo appassionare alle vicende familiari di Rahell, alla storia personale di un uomo che è comune a molti (con tante inevitabili differenze, che però non mutano la sostanza).
Meglio, infine, non sottolineare troppo lo scarto tra la civiltà svedese e quella italiana nell'accogliere i migranti: ogni paragone sarebbe impietoso per noi, escluso solo il fatto che il regolamento europeo di Dublino (che costringe i rifugiati a tornare sempre e comunque nel primo paese europeo in cui sono sbarcati, spesso l'Italia) è assurdo e ingiusto e condiviso anche dalla civilissima Scandinavia.
16/04/2015, 12:30
Carlo Griseri