FCE LECCE 16 - Enzo Rizzo tra Grecia e Italia

"Quello da cui sono partito sono gli aspetti che fanno assomigliare la Grecia all'Italia" dice il regista ospite del Festival del Cinema Europeo di Lecce dove ha presentato il suo documentario.

Repertorio, vox populi ma anche le opinioni di una famiglia specifica.

"Ho riportato il punto di vista di una famiglia italo-greca che dunque, conscendo la situazione italiana, descrive la Grecia rivolgendosi direttamente agli italiani. Il riferimento all'uscita dalla crisi economica che riguarda il nostro paese è presente in tutto il film e in tutte le interviste ai membri della famiglia".

Ma come ti è sembrata realmente la situazione greca nei giorni in cui hai girato il documentario?

"La situazione dei greci mi ha un po' spiazzato all'inizio perché avevo la percezione della Grecia raccontata dalla stampa, dunque drammatica per il gusto della lacrima e del pietismo. Le file alle mense, la gente che dorme in strada sono presenti in Grecia certo, ma io non ho riscontrato una gravità così palese, ce n'è molta di più a Roma dove la povertà è molto più visibile. La situazione non mi è sembrata così drammatica perlomeno nei tre giorni in cui sono stato in Grecia".

E qual è stata l'impressione generale?

"L'impressione è che dopo il picco massimo della crisi la popolazione abbia ricalibrato il proprio stile di vita e le proprie aspettative. E in maniera molto dignitosa ci ha raccontato le proprie difficoltà economiche. Mi è sembrato inoltre che il meccanismo di solidarietà messo in piedi da Tsipras e dal suo partito, abbia ottenuto dei risultati positivi come ad esempio coon le mense collettive o la distribuzione dei farmaci".