La storia fallimentare del Bari Calcio disponibile sul web
Da ieri su
Itunes e TIMVision, la tv on demand di Telecom Italia, sarà disponibile il docu-film per appassionati di calcio e non solo: “
Una meravigliosa stagione fallimentare” realizzato dal regista Mario Bucci, per la Dinamo Film Produzioni Fuoriserie.
Già vincitore del Golden 11 all’11mm, l’International Football Film Festival di Berlino, questo docufilm narra la stagione fallimentare, ma al tempo stesso meravigliosa, del Bari Calcio nel 2013/2014.
Una società travolta dai debiti, arrivata a dichiarare l'auto-fallimento con conseguente sua messa all'asta e fine di una dinastia, quelle dei Matarrese, tra le più importanti famiglie del calcio italiano.
È la storia di una città inquinata e ferita dallo scandalo calcio scommesse, di una società senza soldi, di una squadra senza stipendi che si è gestita come una famiglia e si è stretta intorno a un progetto lavorando insieme per i colori biancorossi, trasformando una stagione fallimentare in meravigliosa. Un fallimento che diventa una festa. Racconta il punto di vista non dei tifosi, ma dei giocatori stessi, veri protagonisti delle vicende sullo schermo.
"Questo è un film sul calcio, ma non solo. Sono convinto infatti che debba essere visto anche da un'altra angolazione, in linea con lo spirito di questi anni" - sostiene Mario Bucci, regista del film - "Parlando di crisi è come se una azienda fallisse e i suoi dipendenti si autogestissero per non perdere quello che hanno. Certo, stiamo parlando di calcio, le condizioni tra giocatori e operai sono diverse, ma lo spirito della squadra del Bari 2013/2014, con la media d’età più giovane di tutta la serie B, quella che abbiamo raccontato noi, si avvicina molto a questo ideale di rinascita difronte ad un fallimento. È un film malinconicamente positivo".
Una squadra che non si è fermata davanti alle difficoltà reagendo davanti agli ostacoli che le si ponevano davanti: trasferte pagate con collette di dirigenti e imprenditori, due aste andate deserte, tifosi sempre più lontani. Un racconto sulla rinascita di una società e di un’intera città che travolge la squadra fino ad una rimonta impossibile. Dal 17° al 7° posto, dalla zona retrocessione ai play off per la promozione in serie A.
È il primo fallimento “felice” della storia. Un fallimento che invece di dividere tifosi e squadra li ha uniti ancora di più. “Una meravigliosa stagione fallimentare" è una storia d'amore. Tra una squadra di calcio e la sua città. Tra una città e la sua squadra di calcio. Un amore che finisce, quello con la vecchia società. Un amore che nasce per la nuova società e il suo nuovo presidente, Gianluca Paparesta, ex arbitro di serie A.
A volerla sintetizzare in una sola parola, la stagione 2013-2014 del Bari è una storia di PRISCIO, termine tutto barese esportato oltre i confini cittadini. Priscio è credere in qualcosa fino in fondo. Credere in se stessi. È aver fiducia. È l'entusiasmo del sentirsi protagonisti di qualcosa.
Una meravigliosa stagione fallimentare è una storia che emozionerà tutti, tifosi e non, ragazzi e ragazze, bambini e anziani. Perché in fondo la vicenda del Bari rappresenta il corso della vita: dopo ogni caduta ci si può sempre rialzare diventando ancora più forti di prima.
“Quella del Bari è una storia che poteva succedere ovunque - dice Ivan d'Ambrosio, produttore del film . Del resto quello che, a un anno esatto dai fatti di Bari, oggi vivono città come Parma e Brescia dimostra che il calcio ha vissuto per anni al di sopra delle proprie possibilità, e che a pagare il conto di gestioni approssimative e sconsiderate sono soprattutto i tifosi. Quello che la città di Bari ha vissuto nella scorsa stagione però dice qualcosa di più - prosegue D'Ambrosio - dice che ci sono alchimie capaci di trasformare un funerale in una meravigliosa festa collettiva, e che il calcio è sempre e soprattutto un gioco capace di sovvertire la razionalità e rendere possibile ciò che non era neanche immaginabile un attimo prima. Una meravigliosa stagione fallimentare - conclude - è una bellissima storia d'amore, che abbiamo avuto la gioia di vivere e di raccontare, e che siamo certi appassionerà tutti gli spettatori".
05/05/2015, 08:11