SEEYOUSOUND 1 - "The Beautiful Loser", Gigi Restagno e Torino
Un biopic molto ispirato, ma anche riservato (quasi) esclusivamente a chi ha conosciuto più o meno direttamente il suo protagonista e il contesto in cui agiva:
il meraviglioso 'perdente' del doc di Diego Amodio è Gigi Restagno, rockstar della Torino musicale degli anni '80, talentuoso e carismatico personaggio che è stato il motore di una città ancora lontanissima dalla colorata e vitale capitale culturale che ha saputo diventare intorno al 2000.
"
The Beautiful Loser" è un omaggio a Restagno e alla sua epoca, ai suoi compagni di musica nei
Blind Alley e negli altri gruppi, a coloro che ha saputo ispirare (gli Statuto, tra gli altri, ma anche Max Casacci, Mao e non solo) e con cui ha collaborato. Ma anche un ricordo sentito - con interessanti immagini di repertorio - a un periodo difficile per Torino, ai primi locali (il
Tuxedo e lo
Spazio Due) che faticosamente cercavano di diventare punti di riferimento e di sfogo per una gioventù che non voleva più sottostare al grigiore circostante.
Chi vive a Torino oggi, o la conosce solo dal nuovo millennio non può immaginare quanta strada si sia fatta in pochi anni, e gran parte della spinta iniziale a questo percorso è stata data proprio da Restagno, col suo stile e il suo talento unici, sempre sul punto di 'svoltare' senza riuscirci mai completamente anche a causa di una depressione che, a conti fatti, lo ha portato via a soli 39 anni.
Può interessare questo documentario a chi non conosce(va) Restagno o non ha vissuto quegli anni torinesi? Forse poco, ma basterà un minimo di amore per la musica e di consapevolezza delle difficoltà di un'epoca poi non così lontana per lasciarsi conquistare dal racconto.
16/05/2015, 09:00
Carlo Griseri