THRILLER - Sognando di diventare il nuovo Michael Jackson
In una Taranto martoriata dai danni provocati dai veleni di quell'acciaio che nel corso degli anni ha distrutto l'ambiente circostanze ed innumerevoli vite umane, si muove il piccolo Michele, studente svogliato con un grande sogno, essere il nuovo Michael Jackson.
Il protagonista di "
Thriller", cortometraggio di
Giuseppe Marco Albano, è in grande attesa per uno show televisivo in cui potrà finalmente esibirsi ballando il celebre "moonwalk".
A causa di una mobilitazione di fabbrica suo padre non potrà però accompagnarlo negli studi di Roma, e il suo sogno sembrerebbe così destinato a morire.
Rimbalzando tra i desideri della mente di un ragazzino, spensierato e divertito, a quelli del padre e dei suoi colleghi, stanchi e spaventati dalla possibile disoccupazione e dai tumori provocati dal lavoro in fabbrica, il regista gioca con i generi, trovando il giusto equilibrio fra documentario, dramma e grottesco.
Tante le citazioni sparse lungo la narrazione, dal richiamo al singolo di Jackson "Bad" a "La classe operaia va in paradiso" di Petri, simbolo assoluto della lotta operaia, fino alla danza finale tratta da "Thriller", indimenticabile videoclip diretto da John Landis.
Se nel finale del video originale, gli zombie erano solo la rappresentazione delle paure della protagonista, questa volta ad interpretare il ruolo dei "morti viventi" sono proprio i lavoratori delle acciaierie, tristemente consapevoli di essere quotidianamente a rischio di tumore ai polmoni, per colpa di quel mostro chiamato Ilva, che ha già ucciso fin troppe volte.
Albano trova una chiave nuova e differente per fare luce su un dramma contemporaneo che da anni affligge il meridione, affidando allo sguardo di Michele la speranza verso un futuro più limpido, lontano dal grigiore delle nubi tossiche.
12/05/2015, 18:34
Antonio Capellupo