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I vincitori dell'ottava edizione di Corti a Ponte


I vincitori dell'ottava edizione di Corti a Ponte
La giuria composta da Livia Rodà (copywriter), Giuseppe Gasparini (regista), Isacco Saccoman (illustratore, storyboarder) ha assegnato i seguenti premi:

PREMIO MIGLIOR CORTO NARRATIVO
Entrè Ange et Demon
di Pascal Forney, Svizzera
Motivazione: Per aver trattato in modo originale un conflitto vecchio quanto il mondo, la lotta tra bene e male, evidenziato l’assenza di un confine netto tra i due. Per l’alta qualità della regia in esterno e per la resa degli effetti speciali. In tempi di crisi una risata ci salverà.

PREMIO MIGLIOR CORTO DI ANIMAZIONE
We can’t live withouth cosmos
di Konstantin Bronzit, Russia
Motivazione: Per la capacità di toccare temi importanti attraverso una narrazione dai toni delicati. La narrazione, strutturata su più livelli di lettura, ed il linguaggio grafico riescono ad appagare tanto i bambini quanto gli adulti.

PREMIO MIGLIOR VIDEOCLIP
Metube: August sings Carmen “Habanera”
di Daniel Moshel, Germania
Motivazione: Per la freschezza della realizzazione visiva e per la capacità di coinvolgere attivamente lo spettatore donandogli attimi di sincero divertimento.

PREMIO CORTO PONTE
I’m Sami
di Kae Bahar, Iraq/Regno Unito

PREMIO CORTO LUCE
The fish and I
di Babak Habibifar, Iran

PREMIO CREATIVE COMMONS
The little match girl
di Kyoko Yamashita, Brasile

MENZIONE DI MERITO
In the still of the nigh
t di Erich Steiner, Austria

L’Associazione “Vite in Viaggio”, organizzatrice del Festival della Lentezza, ha assegnato il:
PREMIO LENTEZZA
Mano a mano
di Ignacio Tatay, Spagna
Motivazione: Attimi che si vorrebbe non far finire mai, attimi che si vorrebbe consumare in un lampo anche questa è la magia del primo approccio; furtivo, casuale come quello su un autobus, che sembra voler quasi richiamare quell’età in cui si tornava da scuola stipati in un mezzo pubblico.Lentezza del gesto unita alla velocità del battito del cuore in quell’istante, sperando, infine, che il bus si fermi ad un semaforo dilatando l’emozione del momento. Non possiamo però ignorare il tema dell’integrazione, del sentimento in grado di oltrepassare le barriere dell’apparenza. L’altro come un fine e mai come un mezzo, l’incontro con l’altro come strada verso la felicità.

17/05/2015, 15:07