Fare Cinema
banner430X45

UN ARCHIVIO DA PAURA - Visite gratuite e no stop per tutta l'estate


UN ARCHIVIO DA PAURA - Visite gratuite e no stop per tutta l'estate
Da venerdì 12 giugno presso il MIC - Museo Interattivo del Cinema Fondazione Cineteca Italiana, in collaborazione con EPSON, inaugura UN ARCHIVIO DA PAURA, percorso multimediale con elementi di Realtà aumentata dove le più recenti tecnologie e l'archivio storico del MIC si incontrano per offrire un'esperienza unica ed emozionante.

Il visitatore che entra nell'archivio filmico del museo, per la prima volta aperto al pubblico, grazie all'utilizzo degli smartglass Moverio di Epson rivive davanti ai suoi occhi le scene dei più famosi film dell'orrore, il tema scelto per inaugurare questa nuova entusiasmante esperienza interattiva. E' sufficiente indossare i Moverio e le cuffie in dotazione, quindi rivolgere lo sguardo verso i QR Code presenti all'interno dell'archivio, per far partire contenuti video e audio in qHD e 3D. Insieme all'archivio, sarà inaugurato anche il Tunnel dei Sogni, che mette in comunicazione il Laboratorio di restauro e il Nuovo Archivio Storico dei Film e che è stato oggetto di un attento allestimento.

Dal 2014 Fondazione Cineteca Italiana ha riunito tutte le sue attività presso la nuova sede della Manifattura Tabacchi, in viale Fulvio Testi 121, a Milano. Oltre alla Direzione, agli Uffici amministrativi e al MIC - Museo Interattivo del Cinema, già attivi dal 2012, sono stati inaugurati il Nuovo Archivio storico del Film (comprendente più di 25.000 titoli del cinema mondiale) e un Laboratorio dedicato sia alla salvaguardia e alla manutenzione del cinema in pellicola, sia al suo riversamento sui più recenti media digitali.

Da qui l'idea di trasformare l'intero corpus della Cineteca in un museo vivente e "aumentato", aprendo al pubblico il laboratorio e gli archivi filmici, che rappresentano il cuore di ogni istituzione cinetecaria ma che restano di norma appannaggio del personale interno.

L'idea di raccontare a un auditorio più vasto il lavoro della Cineteca nasce, non a caso, in un periodo di profonda trasformazione per il cinema: oggi, infatti, gli archivi filmici si confrontano con sfide estremamente impegnative: devono intanto prepararsi a conservare i film nella loro nuova veste digitale (per esempio il cosiddetto DCP, ovvero Digital Cinema Packaging), mentre attendono, al contempo, a una complessa forma di migrazione tecnologica che consiste nel progressivo riversamento dei vecchi materiali in pellicola su più sicuri supporti digitali. Tutto ciò mentre resta ferma, d'altro canto, la loro tradizionale vocazione per la salvaguardia e la narrazione della storia della celluloide, la cui lunga stagione - come si è detto - sembra ormai avviata al tramonto.

È per tutte queste ragioni che, al centro del progetto, sono collocati sia gli ambienti in cui la pellicola è conservata (appunto il Nuovo Archivio filmico della Cineteca) sia quelli, strettamente contigui, in cui essa viene riversata su aggiornatissimi supporti (il Laboratorio, sede delle lavorazioni). Il nuovo quadro digitale e la storica mission della preservazione filmica, infatti, ci hanno fatto sentire con urgenza la necessità di spiegarne insieme la funzione, il ruolo e le tecnologie.

L'ambizione è quella di trasformare l'intera Cineteca, le cui collezioni sono uno scrigno di memoria cinematografica ma il cui lavoro quotidiano è già rivolto al futuro della rivoluzione digitale, in un museo, appunto, "aumentato", che si rivolge al pubblico non solo esponendo oggetti rari o preziosi ma anche cercando di coinvolgerlo fattivamente, e, grazie alle nuove tecnologie, di spiegargli ogni dettaglio e invitarlo a ogni attività, in particolare a quelle che, per la loro delicatezza e per il loro elevato livello di specializzazione, sono solitamente escluse dalla divulgazione. E adesso, quella che era solo un'ambizione, si è finalmente concretizzata: il percorso multimediale sospeso tra passato e futuro, in cui proprio l'immaginario cinematografico diventa la grammatica con cui raccontare la settima arte, sarà infatti visitabile a partire da venerdì 12 giugno. La già collaudata visita al MIC - Museo Interattivo del Cinema ha dunque una nuova estensione che potrà essere fruita venerdì, sabato e domenica su prenotazione e per gruppi di non più di 12 persone attraverso il Tunnel dei sogni, il Nuovo Archivio storico dei film e il Laboratorio di restauro.

24/06/2015, 15:17