VENEZIA 72 - Sempre più una Mostra del Cinema "di ricerca"
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"Ricerca" è una parola che ci piace molto, e per questa ragione l'evento si presenta come una "Mostra del Cinema di ricerca", perchè non vuole appiattirsi sul gia noto o su quello che la gente si aspetta, ma guardare altrove."
Parola di
Alberto Barbera, direttore artistico della Mostra Internazionale d'arte cinematografica di Venezia, che in conferenza stampa ha illustrato il programma della 72a edizione, soffermandosi particolarmente sul Concorso Internazionale.
Un'edizione che saprà offrire una grandissima varietà di stili e temi, che non vuole andare contro il mercato e che piuttosto potrebbe servire da trampolino di lancio per la distribuzione: "
Non vogliamo essere contro nessuno e affrontiamo delle scelte che mirano alla qualità. Per questo motivo in programma ci saranno film hollywoodiani e opere di debuttanti, grandi attese e grandi ritorni, ma anche tanto cinema poco conosciuto."
Ventuno i film in concorso, una selezione di titoli che, a detta di Barbera, sapranno stupire pubblico e critica: "
Si va da "Beasts of No Nation" di Cary Fukunaga, autore della serie "True Detective", un disturbante racconto sui bambini guerrieri in Africa, ad "Anomalisa", film d'animazione di Charlie Kaufman che con poesia in modo inconsueto porta sul grande schermo la crisi di un uomo di mezza età, passando per "Francofonia" di Aleksandr Sokurov, inaspettato e sorprendente film sul Louvre."
Tanti i film italiani giunti per la selezione, 148 corti e 178 lunghi, a dimostrazione di quanto numerosa sia la produzione nostrana di questi ultimi anni, cosa non del tutto positiva: "
Se oggi si producono 250 film in un anno con gli stessi soldi di quando se ne producevano 120, bisogna iniziare ad interrogarsi. Non è la quantità che denota lo stato di salute di una cinematografia, ma la qualità.".
E saranno dunque quattro gli italiani pronti a darsi battaglia in concorso, tutti co-prodotti con la Francia, "
Sangue del mio sangue" di Marco Bellocchio, "
Per amor vostro" di Giuseppe Gaudino, "
A bigger Splash" di Luca Guadagnino e "
L'attesa" di Piero Messina.
Presente in conferenza stampa anche il Presidente della Biennale di Venezia,
Paolo Baratta, secondo il quale l'unico modo per battere la sempre maggiore concorrenza e competizione di altri festival e forme di promozione sia un diverso approccio verso l'arte, e la Mostra dovrà quindi dimostrare di essere "
un "expanded eye", un occhio dilatato in grado di percepire, osservare e ascoltare le creazioni dell'ingegno artistico".
29/07/2015, 15:59
Antonio Capellupo