GIORNATE DEGLI AUTORI 12 - Dieci esordienti al Lido
Per una selezione tutta proiettata sul miglior cinema indipendente mondiale come le
Giornate degli Autori, la ricerca dell’opera prima non è certo un compito prioritario, semmai condiviso con la
Settimana Internazionale della Critica. Desta quindi curiosità la presenza di ben 10 esordienti nel programma della sezione promossa da Anac e 100autori nell’ambito della
72/a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della
Biennale di Venezia.
"
La verità" – annota il direttore,
Giorgio Gosetti - "
è che ce ne siamo accorti solo a giochi fatti, tanta ci è sembrata la sicurezza e la professionalità di questi autori giovanissimi che adesso vogliamo far scoprire al pubblico e agli addetti ai lavori. A fianco di autori collaudati come Julie Delpy, Michael Rowe, Vincenzo Marra o di mostri sacri come Agnès Varda e Carlos Saura – prosegue Gosetti – i nostri debuttanti non rischiano di sfigurare. Crediamo anzi che saranno autentiche scoperte nel quadro di una Mostra del Cinema che mai come quest’anno ci sembra scommettere sulla qualità e la diversità, fuori da ogni conformismo critico".
Questa novità parla davvero tutte le lingue e invita a un autentico giro del mondo, in ogni luogo dove pulsa lo sguardo nitido del talento: in Italia, che ha i suoi portabandiera in "
Arianna" di
Carlo Lavagna, nella graphic novel "
Bangland" di
Lorenzo Berghella e in
Harry’s Bar della regista
Carlotta Cerquetti che accompagna gli spettatori nei vicoli de la Serenissima (tutti in proiezione venerdì 4); si prosegue poi negli inquieti paesaggi australiani di
Simon Stone con il suo "
The Daughter" (sabato 12) e nella Polonia di "
Klezmer" del regista
Piotr Chrzan che riflette sulla fragilità umana nella fornace dell’Olocausto (mercoledì 9), attraversando l’India metropolitana di "
Island City" di
Ruchika Oberoi (martedì 8) con il suo beckettiano incrocio di solitudini scandite al ritmo della commedia surreale; e ancora dalla Cina del sottosuolo di "
Underground Frangrance" di
Pengfei (domenica 6) alla Tunisia di
Leyla Bouzid nel suo "
A’ peine j’ouvre les yeux" (sabato 5) dove fiorisce la primavera araba, passando dalla profonda provincia americana di
Celia Rowlson "
Hall nel suo Ma" (sabato 5) fino ad arrivare alla Spagna scossa dagli choc finanziari di "
El desconocido" di
Dani de la Torre (mercoledì 2), che apre le danze delle Giornate al ritmo del più indiavolato action thriller.
20/08/2015, 09:53