GIORNATE DEGLI AUTORI 12 - Il premio Nobel Orhan Pamuk a Venezia
Uno scrittore, una città, un film, un museo: questo l'affascinante percorso che porta il premio Nobel per la letteratura
Orhan Pamuk a Venezia, per la prima mondiale assoluta del film "
Innocence of Memories" del regista
Grant Gee,
evento speciale alle
Giornate degli Autori, lunedì 7 settembre, nell'ambito della
72/a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
"
La presentazione di questo film" - dice
Giorgio Gosetti, direttore delle GDA - "
è certamente uno dei momenti più alti e ambiziosi del nostro programma. Non solo per la presenza a Venezia di Pamuk ma per il suggestivo intreccio di linguaggi e la riflessione sulla memoria che quest’opera innesca: un viaggio quasi ipnotico nel cuore di Istanbul e nel nostro inconscio collettivo. Non è del resto un caso che il tema della città e della memoria attraversi trasversalmente la nostra selezione, dalla frenetica metropoli spagnola di El desconocido di Dani de la Torre alla civica ritrovata del film collettivo Milano 2015".
Il documentario "
Innocence of Memories", che prende il titolo dal libro omonimo dello scrittore, ritrae il museo aperto a Instanbul da Pamuk, un luogo che è un’opera narrativa: i suoi pezzi raccontano una disgraziata storia d’amore consumata nella stessa città nel 1970. Il film è un tour tra questi oggetti, che rappresentano un punto di partenza per un viaggio attraverso le storie d’amore, i paesaggi e le attrazioni di questa città.
"
Proprio come Kemal nel museo" (il personaggio del libro di Pamuk, ndr) - spiega
Orham Pamuk - "
io sono allo stesso tempo l'oggetto e il soggetto di questo film incantevole, bellissimo".
"
Quando ho visitato Istanbul per la prima volta, ho letto Orhan Pamuk" - spiega il regista
Grant Gee - "
Sin dall’inizio, il mio sguardo sulla città era filtrato dalla sua immaginazione prismatica. Sapevo che Orhan aveva pensato a un luogo chiamato il “Museo dell’Innocenza” e che nel 2008 aveva pubblicato un grande romanzo con quel titolo. Quello che non sapevo - prosegue Gee - era che Orhan avrebbe realmente aperto le porte del Museo dell’Innocenza: un luogo espositivo, con cinque piani di oggetti reali, macerie e tesori di un amore tragico vissuto più di trenta anni fa. Un museo che è diventato immediatamente parte dell’itinerario culturale di Istanbul".
25/08/2015, 15:15