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Settimana Internazionale della Critica 30 - La Turchia dei
nostri anni, tra modernità e tradizione, in "Motherland"


Settimana Internazionale della Critica 30 - La Turchia dei nostri anni, tra modernità e tradizione, in
Una scena di "Ana Yurdu (Motherland)" di Senem Tüzen
Un doppio, emozionante ritratto di donna sullo sfondo della Turchia di oggi, sospesa tra modernità e tradizione: è "Ana Yurdu (Motherland)", il film della giovane Senem Tüzen (1980) in concorso domani – lunedì 7 settembre – alla 30. Settimana Internazionale della Critica.

Come in tanto cinema turco contemporaneo, anche qui l’intimità dei rapporti familiari si fa specchio di un’intera società. E così il “duello” tra Nesrin, che dopo un divorzio doloroso fa ritorno al villaggio di sua nonna per coronare il suo sogno di scrittrice, e la madre che – non invitata – appare all’improvviso, finisce per mettere non soltanto i propri mondi interiori, distanti se non inconciliabili, ma anche le contraddizioni di un intero Paese

"In Turchia" – spiega la regista – "ci sono milioni di persone che, come Nesrin, sono cresciute in città dopo che i genitori hanno lasciato i propri villaggi d’origine. Il punto di vista e le aspettative di questi giovani sono spesso ben distanti dal modo di vedere tradizionale e religioso dei loro genitori: e soprattutto per le ragazze è difficile far convivere le influenze della famiglia con quelle della società in cui stanno crescendo".

06/09/2015, 17:26